È il luogo più spaventoso d’Italia: nessuno vuole metterci più piede | Sangue e cadaveri in ogni angoletto

Luogo spaventoso (pixabay) - sardegnainblog.it
Sembra un set cinematografico da film horror a cielo aperto. Questo luogo italiano è terrificante e lugubre e nessuno lo vuole visitare.
L’Italia è una penisola ricca di storia, tradizione, città, metropoli e numerosi borghi che formano il cuore pulsante della nazione.
Il Bel Paese è famoso in tutto il mondo per la sua cucina, la moda e le strutture architettoniche che popolano i vari Comuni sparsi da nord a sud.
Tuttavia, non sempre è tutto rose e fiori e c’è un luogo preciso in Italia che nessuno vorrebbe mai visitare (perlomeno non da solo).
Alcuni non ne vogliono nemmeno sentire parlare per quanto è terrificante, dal momento che si tratta di un luogo tetro dove la morte aleggia in ogni angolo.
Terrore in Italia
Nella penisola nostrana c’è un luogo altamente pericoloso e suggestivo che incute timore e chiunque ne senta parlare. In pochissimi hanno il coraggio di recarsi di persona sul posto e chi l’ha fatto ed è riuscito a tornare ha ammesso di aver percepito cose inimmaginabili. Stiamo parlando di una località che si trova a nord del nostro Paese, più precisamente nei pressi di Venezia.
Secondo quanto riportato dal sito ascosilasciti.com, la loro redazione ha visitato il posto che tanto fa discutere e fa tremare le persone che ne conoscono la storia. Si tratta dell’isola di Poveglia posta a sud nella laguna di Venezia. Quest’isola è rinomata per le numerose leggende che le sono state costruite intorno riguardanti infestazioni di fantasmi e presenze paranormali.
Cadaveri in ogni dove e la morte sempre presente
Stando a quanto si legge sul sito ascosilasciti.com, diverse leggende lugubri fanno riferimento a Poveglia e si narra che una strana costruzione dall’uso incerto sia stata utilizzata come struttura psichiatrica dopo aver svolto la funzione di lazzaretto per i malati di peste. La leggenda vuole che l’intera isola di Poveglia sia diventata un enorme reparto psichiatrico dove il noto dottor Sareles avrebbe dato vita ai suoi terrificanti esperimenti di lobotomia su centinaia di pazienti. Anche sul dottore aleggia una terrificante leggenda, che racconta che si sarebbe suicidato perché tormentato dalle continue grida dei suoi pazienti morti dannati che gli hanno tormentato l’anima fino alla fine dei suoi giorni. La leggenda narra che il medico si sarebbe buttato nel vuoto dal campanile presente sull’isola ma che l’impatto non l’avrebbe ucciso sul colpo.
La sua morte sarebbe sopraggiunta dopo che una nube fuligginosa si è alzata dal terreno al suo impatto soffocandolo. Sempre secondo la leggenda, le vittime degli esperimenti del medico sarebbero state tantissime e vennero seppellite intorno alla struttura. Quindi il terreno dell’isola di Poveglia sarebbe ricoperto di cadaveri e resti umani e ci sarebbero più scheletri che terreno pulito. Il suolo con i cadaveri carbonizzati ha creato uno strato di cenere vischiosa che crea una polvere sottile capace di penetrare nei polmoni quando viene sollevata dal vento. Si tratta comunque di leggende, dato che i documenti sul folclore del luogo non parlano di nulla di simile. Tuttavia, sia l’atmosfera dell’isola che queste storie ricamate a puntino offrono un’esperienza a dir poco suggestiva.