Villaggio neolitico di su Coddu e ArkeoParco Didattico di su Coddu a Selargius!

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Villaggio neolitico di su Coddu e ArkeoParco Didattico di su Coddu a Selargius: Verrà inaugurato sabato 14 novembre 2015 alle ore 10:00, in località sa Sitzia a Selargius (verso Matte Masonis, oltre la SS554), l’ArkeoParco didattico sperimentale di su Coddu, ispirato al villaggio neolitico di su Coddu. Si tratta infatti della ricostruzione di uno dei villaggi neolitici più grandi del Mediterraneo (350 capanne per una popolazione stimata di 2 mila individui), ritrovato in territorio di Selargius nel 198o, ma del quale rimane assai poco.

Il villaggio eneolitico di su Coddu a Selargius:

Il nucleo più antico del villaggio Su Coddu, risalente alla cultura di Ozieri, era esteso tra la vecchia strada comunale per Sestu (ora via Nenni) e la strada per San Giovanni di Settimo, che costeggia il Rio omonimo. Le nuove sacche – le “impronte” della capanne – , situate tra via Nenni, via Palmas e via Segni, si estendono lungo i margini sudorientali di un piccolo stagno, bonificato in età moderna. Datazioni al radiocarbonio hanno consentito di inquadrare la frequentazione del sito nel periodo compreso tra il 3.350 e il 2.900 a.C, quindi oltre 5 mila anni fa.

Il villaggio  era costituito da un complesso di abitazioni collegate fra loro da spazi aperti nei quali la comunità primitiva trascorreva la maggior parte del tempo, come dimostra anche la presenza di focolari all’aperto. Le capanne sono di forma per lo più circolare, ma non mancano esempi polilobati, oppure ellittici e irregolari. Gli scavi hanno restituito negli anni manufatti dal grande valore, come statuine della Dea Madre, tripodi e vasi decorati, armi in ossidiana e utensili vari in pietra, nonché tracce di costruzioni in mattoni d’argilla e canne (insomma nel Campidano costruiamo così da 5 mila anni). Si pensa anche che il pavimento di queste capanne non poggiasse sul fondo delle sacche, che spesso è molto irregolare, ma fosse sopraelevato e realizzato in legno.

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Vaso tripode ritrovato a su Coddu, a Selargius – fonte: Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano

Quanto alla vita che veniva svolta nel villaggio, dai reperti ritrovati si è potuti risalire alle attività ivi praticate, così è stato pubblicato nei quaderni archeologici della Sopritendenza (fonte anche dei due paragrafi precedenti):

Si praticavano quali la raccolta di molluschi, praticata nel vicino stagno, la caccia, documentata dalle punte di freccia in ossidiana e dalle punte di zagaglia in osso, l’allevamento, di cui resta testimonianza nelle ossa degli animali, l’agricoltura, documentata da reperti litici come pestelli, picchi da scavo, macine e macinelli, la produzione di ceramiche e la tessitura, documentata dalle fusaiole. L’attività metallurgica, per quanto molto limitata, risulta attestata da qualche lesina di rame e da un crogiolo.

D’altronde l’ Eneolitico è il periodo finale del Neolitico, della durata di circa 8 secoli, nel quale accanto agli strumenti di pietra, cominciano a comparire i primi oggetti di rame. Quanto all’ industria ceramica i ritrovamenti riportano alla facies culturale subOzieri. Trovate indicazioni utili anche in un bell’articolo comparso su Contusu.it.

L’ArkeoParco didattico di su Coddu:

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Ricostruzione capanna all’Arkeoparco di su Coddu a Selargius – photo credit: Giovanni Corona (anche la foto a inizio articolo è sua)

Ma “di tutto questo non è rimasto nulla” dice Carlo Desogus nel post introduttivo della pagina Facebook dell’archeoparco, che insieme agli amici Giorgio Loddo, Maria Melis, Roberto Scalas, Nanni Pulli , Roberto Pulli, e Andrea Cambuli hanno così cercato di ricostruire fedelmente alcune capanne del periodo – coperte e scoperte – con i relativi corredi, un forno per la cottura delle ceramiche, alcuni focolai esterni e persino dei menhir e delle domus de janas.

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Forno all’ Arkeoparco di su Coddu a Selargius – photo credit: Giovanni Corona

L’arkeoparco nasce con lo scopo di divulgare e far conoscere il patrimonio prenuragico della Sardegna a cittadini, scuole e alla comunità scientifica. Lo stesso infatti è stato ricostruito in base a una serie di studi e ricerche su materiali ed elementi rinvenuti nel sito originario.

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Altra capanna all’ Arkeoparco di su Coddu a Selargius – photo credit: Giovanni Corona

Dove si trova e come arrivare all’ArkeoParco Didattico di su Coddu:

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