Cervo Sardo: Aumenta ancora la popolazione in Sardegna!

Cervo Sardo, aumenta ancora la popolazione in Sardegna: E’ stato pubblicato sul sito dell’Ente Foreste il Report 2015 sulla presenza del Cervo Sardo-Corso nelle Foreste demaniali della Sardegna, a seguito della campagna di censimento del 2014, strumento indispensabile per comprendere quale sia lo stato di salute attuale di una specie che negli anni ’60 andò vicinissima all’estinzione. Bene, i dati sono positivi, la popolazione di cervo sardo risulta stabile nelle zone storiche (Sulcis, Sarrabus e Arburese) e in aumento in quelle di recente introduzione, con una popolazione totale stimata di 4270 capi. La cosa interessante è che lì dove le popolazioni risultano stabili è per contro aumentato il fenomeno della dispersione, sempre più animali cioè sconfinano in territori limitrofi a quelli demaniali. Insomma i cervi stanno cercando nuovi territori.
Distribuzione del Cervo Sardo:
Come detto – a causa della forte pressione antropica (tra deforestazione, incendi, caccia e bracconaggio indiscriminati) – negli anni ’60 del secolo scorso il cervo sardo andò vicinissimo all’estinzione, pensate che la popolazione fu stimata in soli 80/100 esemplari suddivisi in 3 sub-areali (Sulcis, Arburese, Sarrabus) mentre i successivi censimenti degli anni 1973-74-75, stimarono una consistenza minima complessiva di circa 193-200 esemplari in tutta l’isola (in Corsica risultava già estinto).
A partire dagli anni ’80 grazie a diversi progetti di tutela – uno fra tutti l’istituzione della riserva WWF di Monte Arcosu – , con la realizzazione di diversi recinti faunistici di riproduzione e ripopolamento, si poté assistere ad un notevole incremento delle popolazioni sopravvissute in natura, pensate che nel 1988 si era già risaliti a circa 700-800 esemplari. Ciò ha permesso di catturare alcuni degli esemplari più in salute nelle zone a maggior densità per poi reintrodurli negli areali areali dove il Cervo Sardo era scomparso, Corsica inclusa. Attività che continua tutt’ora, guardate ad esempio il video dei Cervi sardi prima catturati e poi liberati per ripopolare il Supramonte Ogliastrino.
Al momento il Cervo sardo-corso si trova distribuito in natura in almeno 13 distinte zone della Sardegna e in 32 Cantieri Forestali gestiti dall’EFS (Ente Foreste della Sardegna). Le popolazioni più numerose di Cervo Sardo si trovano a Monte Lerno, Montimannu e Monte Olia. In via di affermazione quelle di Seui, Pabarile (fughe 1994-1998-2007), Usellus, Laconi (fughe dal 2005). Popolazioni in libertà anche a Neoneli e Ulassai mentre gli ultimi rilasci in natura sono avvenuti tra il 2014 e il 2015 nei territori di Urzulei e Rio Nuxi (Progetto LIFE). Ad esse va aggiunta la presente nel recinto del Cantiere Forestale di Villasalto.
Osservarlo è relativamente facile,un piccolo branco mi attraversò la strada a pochi metri di distanza sui monti di Sarroch, mentre vidi una femmina aggirarsi molto tranquillamente tra gli edifici del parco Parco Scientifico Tecnologico della Sardegna Polaris di Sardegna Ricerche a Pula.
Risultati Censimento 2014 del Cervo Sardo:
Visto il territorio nel quale abitano è praticamente impossibile contare visivamente i cervi, si ricorre allora alla “tecnica del bramito“, si ascolta cioè il tipico verso del maschio adulto in amore. La campagna di ascolto ha interessato ben 32 Cantieri Forestali per una superficie complessiva di 417 kmq, ed ha permesso di individuare 854 cervi bramenti per una stima di 4270 capi totali. La densità della popolazione varia molto, da un minimo di 2,02 cervi/kmq del Barigadu (Neoneli) ad un massimo di 18,70 cervi/kmq nel sub-areale del Sarrabus (Settefratelli – Castiadas). Trovate qui il Report 2015 sul Cervo Sardo.
E’ possibile fare un confronto con il censimento precedente, quello del 2013, allorché vennero però presi in esame 100 kmq in meno di territorio, per una superficie totale di circa 316 kmq, 612 cervi bramenti e 3060 capi capi censiti (nel Sulcis, nell’Arburese, nel Monte Lerno a Pattada, nell’area di Montimannu a Villacidro, nei C.F. di M. Olia-Bolostiu a Monti, nell’oristanese C.F. di Usellus, Laconi e Neoneli, in Ogliastra con il C.F. di Montarbu di Seui.
Caratteristiche e dimensioni del Cervo Sardo-Corso:
Il Cervo sardo-corso (Cervus elaphus corsicanus) è il più grande mammifero selvatico presente in Sardegna. Esso è sottospecie endemica sardo-corsa del Cervo europeo (Cervus elaphus Linnaeus, 1758), le sue dimensioni risultano ridotte rispetto al parente continentale, il maschio raramente raggiunge un peso di 130 kg con un’altezza di 100 cm al garrese, mentre la femmina, più minuta, non supera i 70-80 kg di peso e gli 80 cm di altezza (sempre al garrese). E ‘un animale molto agile ed elegante con tronco allungato, arti corti ed esili ma forti, testa triangolare anch’essa allungata (che termina con un muso nudo), orecchie molto grandi, così come gli espressivi occhi ovali, dotati di evidenti fosse lacrimali (il cui liquido viene utilizzato per marcare il territorio).
La struttura sociale del cervo è di tipo matriarcale, il nucleo familiare è costituito da una femmina adulta, il piccolo dell’anno e quello dell’anno precedente. La fonte è la scheda faunistica del Cervo Sardo sul sito “Sardegna Ambiente“.
Habitat del Cervo Sardo:
Il Cervo Sardo è un ungulato che può essere considerato specie intermedia tra i “brucatori” ed i “pascolatori”, preferisce le formazioni forestali con macchia mediterranea alternata a chiarie e radure, mentre soffre le pendenze eccessive e l’elevata rocciosità. Si nutre sia di piante erbacee, graminacee, leguminose, cardi e rovi, che degli arbusti della macchia mediterranea, di cui usa scortecciare i fusti (“fregoni”).
Foto e Video del Cervo Sardo:
Se i dati e le cartine vengono tutti dall’ Ente Foreste della Sardegna e dal suo ultimo report, le foto e i video sono del sito “One deer two islands” nel quale vengono presentati i risultati e le operazioni messe in atto per salvaguardare il cervo sardo corso, sia in Sardegna che in Corsica: “un cervo per due isole” appunto.
E voi avete mai incontrato un Cervo nei boschi della Sardegna? Raccontateci com’è andata 🙂
Segui questo blog anche su Facebook, Twitter e Google+!