Dossier Stop Pesticidi 2015 di Legambiente: Tutto regolare in Sardegna!

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Dossier Stop Pesticidi 2015 di Legambiente: E’ stato presentato ieri il dossier “Stop Pesticidi 2015” di Legambiente, volto a comprendere quanti e quali residui chimici ingeriamo attraverso le verdure e tutti i prodotti derivati dalla coltivazione della terra. L’ Italia infatti – sebbene siano in aumento costante sia la superficie coltivata con metodo biologico, sia la diffusione di pratiche agricole alternative e sostenibili – risulta tra le nazioni europee dove maggiormente viene utilizzata la chimica in agricoltura. Nell’indagine a campione svolta da Legambiente è risultato un quadro positivo per la Sardegna, soprattutto rispetto ai dati nazionali.

Situazione non positiva in Italia:

A livello nazionale sui  7132 campioni analizzati da laboratori pubblici la percentuale di campioni irregolari – ovvero prodotti agricoli e derivati regionali fuori legge per la presenza di determinate sostanze chimiche oltre il limite permesso o per tracce di sostanze vietate dalla normativa attuale –  è rimasta pressoché costante, si è infatti passati dallo 0,6% del 2012 allo 0,7% del 2014, mentre è salita al 42% la percentuale dei campioni regolari ma contaminati da uno o più sostanze chimiche, con il il multiresiduo – ovvero la presenza concomitante di più residui chimici in uno stesso campione alimentare –  salito dal  17,1% al 22,4% in soli 2 anni. Viceversa sono in calo i campioni regolari e privi di alcun residuo di pesticida passati dal 64% al 58%. Potete scaricare l’intero rapporto a questo link, mentre questa è la tabella riassuntiva a livello nazionale:

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Sardegna molto meglio della media nazionale:

In Sardegna il quadro è molto migliore, i campioni analizzati sono stati 171,  di origine – è bene ricordarlo – regionale, nazionale o estera (quindo sia produzioni locali che importate). Non sono stati riscontrati campioni irregolari, quindi nessun campione è risultato fuori legge. Sono risultati regolari e senza residui chimici l’82% della verdura (vanno male soprattutto le patate), il 52,3% della frutta (vanno molto bene miele e fragole, malissimo pere, uva e frutta esotica) e l’81,4% dei prodotti derivati (dove spicca il 100% dell’olio d’oliva, della pasta e delle passate di pomodoro).

Quanto al multiresiduo (circa il 6% sul totale) è stata riscontrata la presenza contemporanea di quattro residui in due campioni di vino rosso regionale, rispettivamente, in un caso Pirimentanil, Fenhexamid, Dimetomorf, Iprovalicarc e nell’altro Metalaxil-M, Iprovalicarb, Dimetomorf e Fenhexamid. Negli altri campioni contenenti più di un residuo di provenienza regionale, nazionale ed estera è stato riscontrato spesso Chlorpyrifos etile. Questa è la tabella riassuntiva dei calori riscontrati in Sardegna:

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Rischi dall’uso non sostenibile dei pesticidi:

E’ un tema assai importante quello dei pesticidi e non solo per la salute nostra e dei nostri cari, gli studi scientifici hanno infatti ampiamente dimostrato gli effetti che l’uso non sostenibile dei pesticidi produce anche in termini di perdita della biodiversità, riduzione della fertilità del terreno ed accelerazione del fenomeno di erosione dei suoli. Ciò senza contare l’inquinamento delle acque di falda.

Le buone pratiche agricole:

Legambiente ricorda come la rotazione colturale, il sovescio e tecniche di lavorazione del terreno a minor impatto ambientale contribuiscano a mantenere i suoli sani e fertili, a preservarli dall’erosione e a ridurre il rischio idrogeologico. Anche perché suoli sani inoltre restituiscono prodotti salubri e genuini. Insomma la sostenibilità è un argomento che interessa ormai ogni aspetto della nostra quotidianità!

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