Salute in piscina: come difendersi dal cloro!

E’ estate, in Sardegna abbiamo la fortuna di avere a disposizione una marea di spiagge dalle acque cristalline per alleviare i sintomi delle ondate di calore che puntualmente si abbattono sulla nostra isola. Che abbiate però affittato una villa, o abbiate prenotato in un residence o hotel, molti di voi ameranno alternare la spiaggia alla piscina, sia per una bella nuotata che per un bagno di sole, magari nel classico sdraio a bordo vasca con tanto di cocktail in mano.
D’altronde se è vero che il movimento fisico fa bene, è ancora più vero che – in assenza di patologie – il nuoto viene considerato una delle discipline sportive più sicure e complete, perché stimola e tonifica tutti i muscoli del corpo, permette di migliorare la resistenza e l’efficienza del sistema cardiaco, favorisce l’assunzione di una corretta postura, può contribuire a prevenire i problemi alla schiena e via dicendo.
Per quanto quest’attività risulti essere molto valida, va anche detto che essa presenta un nemico insidioso: il cloro. Questa sostanza viene utilizzata già da molto tempo per la disinfezione delle acque, dal momento che si rivela molto efficace nell’eliminazione di vari tipi di agenti patogeni. Purtroppo però, l’esperienza comune, unita con i dati ottenuti nel corso di diversi studi, sembra indicare che esso possa avere effetti negativi sulla salute umana.
Cerchiamo di capire quali sono i rischi e i pericoli derivanti dal contatto con il cloro e come evitarli.
Il cloro è davvero pericoloso?
Le piscine oggi sono ambienti davvero molto sicuri, in cui è possibile far divertire i nostri piccoli in totale serenità. Da una lato, tutte le strutture serie dispongono di istruttori e bagnini perfettamente formati, in grado di fornire tutta l’assistenza necessaria ai bagnanti. Dall’altro, le vasche stesse vengono realizzate nel rispetto di tutta una serie di parametri che ne garantiscono la perfetta funzionalità e sicurezza. Basti considerare le caratteristiche delle ormai diffusissime piscine in acciaio inox, utilizzate tanto dai privati, quanto dai circuiti competitivi professionali.
È quindi strano pensare che a rappresentare un pericolo, possa essere proprio l’apparentemente innocuo cloro, eppure le cose stanno proprio così. Il cloro presente in soluzione nell’acqua delle piscine può avere un effetto dannoso sulla pelle dei soggetti maggiormente sensibili, bambini in primis. Se dopo un bagno in piscina assistiamo alla comparsa di chiazze rosse e prurito sulla pelle, è probabile che la nostra epidermide non tolleri il contatto con questa sostanza. Nei casi più gravi è possibile il manifestarsi di dermatiti, eczemi e follicoliti.
Anche i capelli possono risentire molto dei frequenti bagni in piscina: il cloro indebolisce la struttura del fusto, causando perdita di lucentezza o addirittura la sua rottura. Senza dimenticare il noto effetto schiarente, che può non essere gradito.
Il cloro può, indirettamente, essere anche causa di problemi a livello respiratorio e di irritazione degli occhi. Va detto che, quando esso è disciolto in acqua, non rappresenta un grave rischio per la salute. La reazione del cloro con le sostanze azotate che possono derivare dalle presenza di persone in acqua (come sudore ed urina), provoca lo sviluppo di sottoprodotti molto irritanti, le cloroammine, che si liberano nell’aria in forma gassosa. L’esposizione all’atmosfera che in questo modo si generano, soprattutto nelle piscine al chiuso, può causare reazioni allergiche, anche intense, nei soggetti predisposti.
Infine, alcuni studi hanno evidenziato un ulteriore grave pericolo: nell’acqua e nell’aria delle piscine è spesso presente una concentrazione troppo elevata di cloroformio, un altro sottoprodotto delle reazioni tra cloro e sostanze organiche, considerato cancerogeno.
Come proteggersi dal cloro:
Per tutelare la propria salute è quindi obbligatorio tenersi alla larga dalle piscine? Le cose per fortuna non stanno così e dedicarsi al nuoto in tutta sicurezza è possibile, prendendo alcuni piccoli
accorgimenti.
Il primo aspetto da valutare è la possibilità di rivolgersi ad una struttura dove vengono utilizzati metodi di sanificazione dell’acqua alternativi al cloro, che non presentano le controindicazioni sopra descritte. Tra gli altri possiamo ricordare l’utilizzo del bromo e dell’ossigeno, oppure i particolari metodi di purificazione a base di ozono o che sfruttano la luce ultravioletta.
Se siamo costretti a frequentate una piscina in cui è presente il cloro, sarà importante munirsi di cuffia per la protezione dei capelli e di occhialini per quella degli occhi. Prima e dopo ogni bagno sarà bene utilizzare le apposite docce, per eliminare il sudore prima di immergersi in acqua e per liberare la pelle dal cloro al termine dell’allenamento. Sarà buona norma fare uso di creme per il corpo e balsami per capelli, così da contrastare l’effetto disidratante dell’acqua della piscina. Per evitare i rischi connessi con l’eccessiva formazione di cloroammine, sarà bene evitare le piscine troppo affollate e preferire quelle all’aperto.
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photo credit: La foto della piscina qui sopra è puramente indicativa e presa dal web, Lunes de Sol via photopin (license)