ricostruzione-capanna-nuragica-teti

Capanne nuragiche coibentate, ecco come facevano i nostri avi: la Sardegna è all’avanguardia nella ricerca e sviluppo di moderni isolanti ecologici, ricordo in tal senso il progetto Edimare-Edilana (che si è aggiudicato il primo posto come miglior prodotto nella categoria coibenti naturali al Premio Abitare verde edizione speciale “For Expo’ 2015, Architettura e Agricoltura insieme per nutrire il pianeta” con un prodotto a base di lana di pecora e posidonia), ma anche il Milk Brick (il mattone di latte inventato a Ossi). Ma è da millenni che la nostra isola è all’avanguardia in questo settore, già i nuragici infatti era soliti coibentare le proprie capanne.

spada-nuragica-museo-archeologico-teti
Spada nuragica esposta al Museo Archeologico di Teti – photo credit: SardegnaInBlog.it

Ricordo quando visitai per la prima volta il Museo archeologico comprensoriale di Teti -, durante il classico appuntamento annuale con Autunno in Barbagia, in un luogo dove le cortes apertas si sposano come in nessun altro con l’archeologia –  nel quale si ritrovano molti oggetti provenienti dai due villaggi nuragici principali del suo territorio, Ubini e s’Urbale. Dal primo, grande santuario, vengono anche le spade e gli oggetti votivi, mentre dal secondo – 50 capanne datate tra il bronzo medio e la prima età del ferro – vengono tanti oggetti di uso comune.

Bene, a colpirmi di più fu proprio la ricostruzione con grande accuratezza, in dimensioni e con tecniche originali, del vano F del villaggio nuragico di S’Urbale, che vedete nelle foto. Gli oggetti che sono stati inseriti all’interno della capanna ricostruita non solo sono autentici, ma si trovano nell’esatta posizione del loro ritrovamento. Quello che qui voglio mettere in mostra è come, dagli scavi prima e dalla dalla ricostruzione poi, siano emerse le tecniche usate dalle popolazioni nuragiche per coibentare le proprie abitazioni, in un territorio dove in inverno le temperature scendono assai, utilizzando ovviamente materiali naturali come argilla, sughero e stuoie.

coibentazione-capanna-nuragica-teti
Sezione della coibentazione della capanne nuragiche di Teti – photo credit: SardegnaInBlog.it

Insomma la civiltà nuragica aveva una concezione avanzata dell’edilizia e 3500 anni fa i nostri avi solevano già utilizzare degli isolanti naturali per coibentare le proprie case, poi per qualche ragione ce ne siamo dimenticati, adesso è arrivato il momento di recuperare questi e altri antichi saperi, di svilupparli grazie alle moderne conoscenze e tecnologie, perché anche da qui, anche dalla nostra storia può arrivare una grande fonte di sviluppo per la nostra isola. Cosa ne pensate?

Vi ricordo che potete seguire questo blog anche su Facebook e Twitter.