Razzo Cinese potrebbe cadere sulla Sardegna, ecco le indicazioni della Protezione Civile!

Razzo Cinese potrebbe cadere sulla Sardegna, ecco le indicazioni della Protezione Civile: c’è un razzo cinese che sta per ricadere sulla Terra, il governo cinese minimizza, ma la Protezione Civile italiana ha diramato delle indicazioni da seguire per chi abita nelle regioni italiane dove, dalla prima mattinata di domenica 9 maggio 2021 potrebbero cadere frammenti dell’oggetto spaziale (il lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B”).
Le probabilità, bisogna dirlo sono minime, il razzo potrebbe cadere su Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna oppure sull’intera Africa, l’Asia meridionale, l’oceano Pacifico, l’Australia, parte del Nord America, l’America centrale e parte del Sud America. In pratica ovunque nel mondo tra la latitudine 41.5 e -41.5. Non solo, probabilmente il razzo si disintegrerà del tutto nell’atmosfera.
AGGIORNAMENTO: il razzo alla fine è cascato nell’oceano indiano, al largo dell’arcipelago delle isole Maldive.
Però la Protezione Civile, come suo dovere continua a monitorare la situazione, al momento la previsione di rientro sulla terra è fissata per le 02:24 ore locali del 9 maggio 2021, quando saremo tutti a letto, la finestra temporale di incertezza è però di più o meno 6 ore, quindi dalle ore 20 di stasera alle 10 di domani mattina.
All’interno di questo arco temporale sono tre le traiettorie che potrebbero coinvolgere l’Italia, una la Sardegna. Le previsioni di rientro sono soggette a continui aggiornamenti.
Consigli della Protezione Civile:
Ad ogni modo se anche i frammenti del razzo, che al contatto con l’atmosfera si disintegrerà in pezzi sempre più piccoli, non dovrebbero essere tali da far crollare gli eventuali edifici colpiti, la Protezione Civile consiglia di stare lontani dalle finestre in questo lasso di tempo:
- E’ poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate;
- I frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
- All’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti;
- E’ poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto;
- Alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.
Per rimanere aggiornati vi consigliamo di consultare il sito internet della Protezione Civile.