Covid: Quarantena e isolamento, ecco cosa cambia dal 12 ottobre 2020!

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Ministero della Salute, ecco cosa cambia per la quarantena: non solo il DPCM firmato nella notte dal Premier Conte, sono arrivate novità anche per la disciplina della quarantena e dell’isolamento fiduciario, come previsto dalla circolare del ministero della salute di ieri, 12 ottobre 2020.

Che differenza c’è tra quarantena e isolamento?

Siamo tutti portati a credere che i due termini siano pressoché sinonimi, oppure che la quarantena sia più grave dell’isolamento, in realtà i due termini sono tecnici e la definizione puntuale ce la da proprio il ministero della salute:

  • l’isolamento dei casi di documentata infezione da SARS-CoV-2 si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione;
  • la quarantena si riferisce alla restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi.

Quarantena e isolamento, cosa cambia dal 13 ottobre 2020?

Vediamo adesso tutte le novità del ministero della salute:

10 giorni di isolamento per gli asintomatici, test negativo:

Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di Sars-Cov-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo.

Basterà quindi un solo test negativo per essere “liberati“.

10 giorni di isolamento per i sintomatici, 3 senza sintomi e test negativo:

Le persone sintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi .

14 giorni di quarantena per i contatti stretti:

I contatti stretti di casi con infezione da Sars-Cov-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno.

21 giorni di isolamento per gli asintomatici positivi a lungo:

Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per Sars-Cov-2, in caso di assenza di sintomatologia da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi.

Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate.

Altre raccomandazioni:

Si raccomanda di:

  • eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze;
  • prevedere accessi al test differenziati per i bambini;
  • non prevedere quarantena né l’esecuzione di test diagnostici nei contatti stretti di contatti stretti di caso (ovvero non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità
  • promuovere l’uso della App Immuni per supportare le attività di contact tracing.

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