Sardegna, ecco il piano di controlli anti Covid-19 per l’Estate!

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Sardegna, ecco il piano di controlli anti Covid-19: come abbiamo visto nel nostro precedente articolo, i nuovi casi di coronavirus Covid-19 in Sardegna sono sempre più sporadici, tanto che gli attualmente positivi sono ormai poche decine e le terapie intensive si sono svuotate. Allo stesso tempo siamo tutti consci che con la riapertura ai flussi turistici sia nazionali sia internazionali, aumenta anche per la nostra terra il rischio che si verifichino dei contagi di ritorno.

Il problema principale della nostra regione è che, specie nelle località estive, gli abitanti in piena stagione estiva possono anche decuplicare, mentre le strutture sanitarie sono tarate sulla popolazione residente.

Il sistema di controllo della Regione Sardegna:

Per questo motivo la Regione Sardegna ha preparato uno scenario di controlli differenziato, per cercare di trovare il giusto equilibro tra le esigenze dell’ospitalità e quelle sanitarie. E’ il così detto piano B, che il presidente Solinas ha spiegato ieri all’isola in diretta streaming:

  • Registrazione obbligatoria per quanti arriveranno in Sardegna per monitorare quali zone stanno ricevendo nuovi arrivi e in che misura. Fra pochi giorni tale registrazione si potrà fare interamente per via telematica, grazie anche al rilascio dell’app “Sardegna Sicura” per Ios e Android.
  • Potenziamento modulare progressivo delle strutture ospedaliere:
    • Aumento dei posti letto di terapia intensiva, da 135 a 236 (e ulteriori 115 attivabili con la riconversione di posti letto già esistenti);
    • Medicina che si avvicina al territorio con le USCA (Unità Sanitaria di Continuità Assistenziale), aumento dei presidi che affiancheranno le strutture dedicate nelle fasi di diagnosi, accoglienza e ricovero;
    • 12 milioni di euro per l’assunzione di nuovo personale sanitario.

Chi arriva in Sardegna, potrà invece facoltativamente:

  • partecipare all’indagine epidemiologica regionale, con la possibilità di eseguire i test,
  • aderire al sistema di tracciamento, così che la regione possa monitorare gli spostamenti con finalità sanitarie, per isolare più facilmente le persone venute in contatto con nuovi positivi in caso di nuovi casi e contagi di ritorno.

Privacy:

Si tratta di dati sanitari molto sensibili, quindi è legittimo che ci si preoccupi del loro trattamento. Bene, tali dati verranno da prima conservati secondo le normative vigenti, sia nazionali che europee, quindi verranno distrutti non appena i turisti nasceranno la nostra isola.

Test, tamponi e voucher:

E’ in via di definizione anche un sistema di voucher e piccoli incentivi a favore di chi vorrà effettuare il test prima di arrivare in Sardegna, come in tanti stanno già facendo. Un voucher da spendere sul territorio, tra archeologia, specialità artigianali, enogastronomiche e strutture ricettive.