Passeggiate coi bambini ai tempi del Coronavirus

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Passeggiate coi bambini ai tempi del Coronavirus: in questi giorni chi abita in campagna è molto più fortunato, perché di solito ha un giardino, ha più spazio, più aria e può concedersi il lusso di prendere il sole, necessario peraltro per la vitamina D così importante per il nostro sistema immunitario. Se ha figli piccoli, i bambini hanno inoltre spazio per giocare e divertirsi, lasciando più lontana l’ombra del virus.

Ma per chi abita in città questo periodo di isolamento forzato rischia di diventare un incubo. Anche per questo motivo il Viminale ha diffuso una circolare che spiega se e quando i genitori possono uscire di casa coi propri bambini. La prima versione è stata però intesa da molti come un “liberi tutti“, con tante polemiche che hanno reso necessaria, stamane, un’ ulteriore precisazione. Ecco allora come funziona.

Passeggiate coi bambini, ecco come funziona:

  • Fatto salvo che si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri:
    • per lavoro,
    • per motivi di assoluta urgenza,
    • per motivi di necessità,
    • per motivi di salute.
  • La possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute.
  • Per quanto riguarda l’attività motoria è stato chiarito che, fermo restando le limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione.
  • La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all’aperto e che continua ad essere vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici.
  • La medesima circolare ha ricordato infine che in ogni caso tutti gli spostamenti sono soggetti a un divieto generale di assembramento e quindi all’obbligo di rispettare la distanza minima di sicurezza.

Le precisazioni di Conte:

Il primo ministro conte, ieri sera in conferenza stampa ha ulteriormente precisato:

Non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio con i bambini. Le regole non cambiano. Abbiamo solo detto, visto che i bimbi sono gli unici che non possono uscire (non lavorano, non vanno a scuola, non vanno in farmacia e non vanno a fare la spesa), che quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l’accompagno di un bambino. Ma non deve essere l’occasione di andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive, proprio ora non possiamo permetterci di abbassare la guardia

Niente scuse per i teenager:

Così il viceministro Crimi ha voluto chiarire ancora meglio la situazione:

Se qualcuno pensa che un figlio di 15 o 16 anni, un minore, possa avere una scusa per uscire di casa non ha capito niente: qui stiamo parlando di cosa è necessità e cosa no.

Copyright: immagine di copertina diffusa nel pubblico dominio da Olichel.