Isola dell’Asinara, ecco l’olio extravergine d’oliva di Trabuccato!

Isola dell’Asinara, ecco l’olio extravergine d’oliva di Trabuccato: se uno dei centri abitati principali dell’Asinara si chiama “Cala d’Oliva“, un motivo ci sarà anche. E infatti, da circa 3 anni, l’Ente Parco collabora con il Dipartimento di Agraria dell’ Università degli Studi di Sassari per uno studio tecnico scientifico sull’inventario e sul recupero conservativo delle aree olivate. Tra i compiti del Parco Nazionale dell’Asinara vi è infatti anche la tutela e valorizzazione del paesaggio, degli ecosistemi e della biodiversità dell’isola dell’Asinara. Se n’è parlato in un interessante convegno venerdì scorso a Porto Torres, nel cui territorio ricade anche l’isola dell’ Asinara.
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E allora ecco che in questi 3 anni sono stati censiti e geolocalizzati gli uliveti storici dell’ Asinara, tra Cala d’Oliva e Trabuccato (che peraltro si trova a due passi dalla splendida Cala Reale).

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Si è quindi passati successivamente all’eliminazione della vegetazione arbustiva intrusa nell’area sotto alle chiome delle piante di olivo e olivastro, alla potatura degli alberi con innesto e raccolta delle olive da olio per una valutazione dello stesso. Operazione che se da un lato ha permesso anche un monitoraggio delle malattie e dei parassiti animali, dall’altro ha reso possibile la produzione delle prime bottiglie di olio extravergine d’oliva di Trabuccato.

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Un’attività importante della quali si deve valutare la sostenibilità economica. La possibilità infatti di sfruttare anche economicamente alcune aree del parco attraverso le attività tradizionali, può servire sia alla conservazione del paesaggio, sia – pensiamo noi – a incrementare le entrare economiche del parco.
Chi non vorrebbe portarsi via per ricordo una bottiglia d’olio prodotta nel Paradiso dell’ Asinara?
Copyright: tutte le foto che vedete in questo articolo sono stat prese dal sito o dalla pagina Facebook del Parco Nazionale e Area Marina protetta dell’Asinara.