Santa Giusta, in arrivo un albergo diffuso!

Ponte romano a Santa Giusta (foto nostra)
Santa Giusta, in arrivo un albergo diffuso: anche Santa Giusta scommette sul turismo, la cittadina lagunare all’ingresso sud di Oristano, vicino ad Arborea e non lontana da Cabras, ha infatti ottenuto i finanziamenti per riqualificare gli edifici di proprietà regionale ma dati in concessione al Comune. Edifici ora in procinto di essere trasformati in un albergo diffuso, con ristorante, più area museale e laboratorio per il restauro.
Cosa sono gli alberghi diffusi?
Gli alberghi diffusi hanno una buona diffusione nelll’oristanese, in particolar modo ricordo le strutture di Cabras (Aquae Sinis) e Santu Lussurgiu (Sas Benas e Antica Dimora del Gruccione). Si tratta di progetti ideali per recuperare i centri storici in via di spopolamento. Con gli alberghi diffusi infatti, ad una struttura centrale che funge anche da reception, se ne aggiungono altre, anche separate fisicamente dall’edificio principale, dove si trovano ulteriori camere.

Per essere ancora più precisi, la legge regionale n°16 del 28 luglio 2017 che “Norme in materia di turismo”, qualifica gli alberghi diffusi come:
[..] strutture ricettive alberghiere caratterizzate dalla centralizzazione in un unico stabile dell’ufficio ricevimento, delle sale di uso comune e dell’eventuale ristorante e annessa cucina e dalla dislocazione delle unità abitative in uno o più stabili separati, purché ubicati nel centro storico del comune e distanti non oltre 300 metri dall’edificio nel quale sono ubicati i servizi principali; l’identità della struttura ricettiva è riconoscibile in tutte le sue componenti (arredi, insegne o altri segni distintivi), al fine di garantire l’omogeneità dei servizi;

L’albergo diffuso di Santa Giusta:
Bene tra pochi giorni, come scrive l’Unione Sarda, nel caseggiato fatiscente dell’ex Genio civile in via Giovanni XXIII° cominceranno i lavori per la trasformazione in un albergo diffuso. Ma il progetto non è finito qua, l’ex mensa dell’Anap verrà anch’essa restaurata e diventerà il ristorante dell’albergo, mentre in un altro caseggiato di Cirras verrà realizzata un’altra piccola struttura ricettiva.
Non solo, una parte dell’ex sede del Genio civile, quella posteriore, ospiterà il primo centro di restauro di reperti archeologici scoperti in acqua. Quella superiore invece ospiterà una mostra di tutti i reperti archeologici scoperti nello stagno di Santa Giusta, inclusa la famosa testa del Satiro (opera di ispirazione ellenistica risalente secondo gli studiosi a
un’epoca tra il IV e il III secolo avanti Cristo).

Il costo del progetto? 3 milioni di euro, finanziati dalla Regione Sardegna e in parte già nelle casse comunali.