Sardegna in auto: veicolo proprio o autonoleggio?

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Non c’è che dire, un viaggio “on the road” ha tutto un altro gusto! Nell’ immaginario collettivo, il simbolo del viaggio su strada è la Route 66 negli Stati Uniti, magari a bordo di un’Harley Davidson, ma questo sogno rimane ancora proibitivo ai più. Bisogna evidenziare invece come spesso sottovalutiamo il nostro paese ed è statisticamente confermato che un italiano su tre non ha visitato neanche la metà delle regioni d’Italia

Allora perché non considerare un viaggio in auto seguendo degli itinerari consigliati, magari in Sardegna? Con il caldo torrido, le località di mare sono le più gettonate in assoluto, ma spesso, proprio il vantaggio di avere un’auto accompagnata da un po’ di fantasia e spirito di avventura, potrebbe offrirci la possibilità di battere sentieri inesplorati dal turismo di massa e goderci mare, aria pura e serenità. Tale trend è in completa contrapposizione per ciò che riguarda, invece, i turisti stranieri. Il nostro paese è sempre più meta ambita, in particolare da parte dei nostri cugini francesi e tedeschi, sia per le bellezze, sia per il potere economico quasi doppio che possono esercitare su suolo italiano.

Consigli pratici:

Come per qualsiasi vacanza in auto, bisogna partire preparati ed informati. In primis, se non si possiede un’automobile adatta a percorrere strade sterrate, bisognerebbe prendere in considerazione diverse possibilità. Il noleggio auto in Sardegna potrebbe rivelarsi la mossa vincente per esplorare le calette e le insenature ancora selvagge dell’isola, alla scoperta di un mare meraviglioso, ma non finisce qui: le cartoline e le pubblicità che spesso immortalano l’isola, ci parlano di spiagge paradisiache e di piccoli porti nascosti, ma non  immaginate quante località di montagna può regalarci questa splendida isola.

Il vantaggio di poter avere un’auto adatta risiede proprio nella grande libertà di potersi spostare fra spiagge e montagne e viceversa. In Sardegna non ci sono autostrade, il che comporta tutta una serie di lati positivi: nessuna coda ai caselli, libera circolazione, nessun pedaggio da pagare. Dall’altro lato, però, questa “morfologia” presenta degli aspetti di cui tener conto, come ad esempio il fatto che molte strade secondarie sono completamente prive di segnaletica, per questo motivo molti turisti preferiscono affidarsi a guide esperte per raggiungere luoghi più nascosti o difficilmente accessibili. 

Altro consiglio è quello di valutare bene il periodo: si crede, in parte giustamente, che la Sardegna sia una meta turistica prettamente estiva, ma non è così. Visitare l’isola dei nuraghi in inverno ha un fascino particolare e completamente diverso, opzione da prendere in considerazione, ferie permettendo.

Idea di itinerario:

Uno dei luoghi più suggestivi da visitare è sicuramente Olbia. Arrivando in traghetto, o in aereo, il primo giorno sarebbe bene dedicarlo al completo relax senza rimettersi subito in viaggio, quindi il consiglio sarebbe di pernottare ad Olbia e partire l’indomani verso Alghero, Capo Caccia o Bosa, una distanza di 217 km, che però premierà con la visita alle Grotte di Nettuno, le più famose di tutta l’isola. Le grotte sono aperte da aprile a settembre, dalle 9 alle 19 e da novembre a marzo, dalle 10 alle 15. Guidando un altro po’, ci si potrebbe fermare per una sosta a pranzo ad Alghero, la “piccola Barcellona”, visitare la cinta muraria e poi spostarsi verso Bosa, annoverata fra i borghi più belli d’Italia. 

Spostandosi ancora più a Sud si potrebbe far visita a Cabras, aggiungendo un’esperienza sensoriale al nostro viaggio on the road, assaggiando la famosa “bottarga di muggine” (uova di cefalo essiccate all’aria), una vera e propria tradizione del posto che risale al 1368. Impossibile non visitare Cagliari, il capoluogo della Regione.A Cagliari consigliamo relax e una pausa culinaria, per poi visitare le Torri e il Castello di Castro, edificato durante la dominazione pisana, con cui si identifica la stessa Cagliari, il cui nome sardo è appunto “Casteddu”. 

A ovest di Cagliari si trova l’antica città punico romana di Nora, datata II-III secolo d.C, un agglomerato che raggiunse addirittura gli 8.000 abitanti. Qui si resta senza fiato, ammirando i resti del teatro, del tempio di Esculapio, delle terme e di alcune abitazioni dell’epoca. Il sito è aperto tutta la settimana ed ha un costo che varia dai 3 € ai 6 €. Continuando lungo la litoranea, si verrà sorpresi da paesaggi mozzafiato, da spiagge e “calette” che ci invitano al relax totale, da Chia a Tuerredda a Porto Pino.

 Se si ha ancora tempo, consigliamo vivamente di non perdersi Nuoro, il capoluogo ad altitudine maggiore d’Italia, al centro dell’isola e sulla via del ritorno per Olbia. Qui ci si potrebbe fermare per un pranzo tradizionale nel centro storico per poi ripartire.

Questi consigli rappresentano un “canovaccio” da seguire, ma i luoghi della Sardegna sono innumerevoli e non basterebbe un mese per visitarla tutta. Il suggerimento di noleggiare un’auto in loco è sicuramente valido per potersi permettere una vacanza serena da unire ad un’andata e ritorno in aereo, per chi non volesse “perdere” tempo arrivando sull’isola in nave.