MAN Nuoro, ecco le nuove retrospettive in mostra dal 15 marzo 2019!

man-mostre-primavera-2019

MAN Nuoro, ecco le nuove retrospettive in mostra dal 15 marzo 2019: dopo un periodo di chiusura cominciato a inizio mese e dovuto all’allestimento delle nuove mostre, il MAN di Nuoro riapre i suoi spazi espositivi dal 15 marzo prossimo, alle ore 19:00, in occasione dell’ “opening“, cioè dell’apertura, delle due nuove retrospettive e della mostra di opere provenienti dalla collezione permanente del museo che inaugurano la stagione espositiva 2019.

Le tre esposizioni, che rimarranno aperte al pubblico dal 15 marzo al 9 giugno 2019, sono tre diversi progetti espositivi che dialogano fra loro con lo scopo di porre al centro dell’attenzione del museo e del visitatore il Mediterraneo, quale luogo decisivo dell’identità europea e nel cui bacino una varietà di culture e tradizioni sono sorte e si sono tra loro fuse. concepiti come un unicum:

  • Allori senza fronde” di Pierre Puvis de Chavannes (a cura di Luigi Fassi e dello storico e critico d’arte Alberto Salvadori,);
  • Personnages” di Maliheh Afnan (curata da Luigi Fassi);
  • Il segno e l’idea” (dalla collezione permanente del MAN, a cura di Luigi Fassi e di Emanuela Manca).

Vediamo meglio di cosa si tratta:

Allori senza fronde, Pierre Puvis de Chavannes:

Esquisse pour l'Hôtel de Ville de Paris : l'été
Pierre-Cécile Puvis de Chavannes (1824-1898). “Esquisse pour l’Hôtel de Ville de Paris : l’été“, 1891. Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris, Petit Palais.

Allori senza fronde” è un prezioso omaggio all’artista francese Pierre Puvis de Chavannes (Lione, 1824 – Parigi, 1898) del quale si mostra, per la prima volta al pubblico italiano, un’affascinante esplorazione del laboratorio artistico, protagonista dell’arte francese tra Otto e Novecento, la cui attività ha influenzato con forza lo sviluppo artistico delle generazioni che lo hanno
seguito, come testimonia la continua ammirazione tributatagli da Paul Cézanne, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, George Seurat e Henri Matisse. Composta da prestiti provenienti da collezioni private e pubbliche, la mostra presenta una selezione di opere su carta tra disegni, olii su tela, schizzi e bozzetti.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Marsilio con testi di Louise D’Argencourt (storica dell’arte, ex curatrice National Gallery of Canada, Ottawa), Bertrand Puvis de Chavannes (storico dell’arte, presidente del Comité Puvis de Chavannes) e dei curatori.

Personnages, Maliheh Afnan:

the_scribe-afnan
Maliheh Afnan, “The Scribe

Personnages” è la prima retrospettiva museale dedicata all’artista franco-palestinese Maliheh Afnan (Haifa, 1935 – Londra, 2016), nata in Palestina da genitori persiani di tradizione religiosa “Bahá’í“, sottolinea l’unità spirituale di tutta l’umanità. Quella di Maliheh Afnan è una figura ancora poco nota al pubblico dell’arte, la sua attività diasporica – ha vissuto in Palestina, Libano, Stati Uniti, Kuwait, Francia, Inghilterra –  è stata testimone degli sconvolgimenti e dei destini che hanno caratterizzato il mondo del Medioriente mediterraneo. Il titolo della mostra prende ispirazione da un’evocativa serie di disegni, “Personnages“, realizzati nel corso di diversi anni ed eseguiti da Afnan in tecnica mista, in cui compaiono una successione di volti e di figure umane.

Le rappresentazioni all’interno delle opere – una serie di lavori dal carattere enigmatico eseguiti dall’artista su tipologie di supporti diversi e mediante differenti tecniche tra cui velature, combustioni e rilievi in gesso – simulano una folla di presenze fantasmatiche attraverso cui l’artista restituisce frammenti della propria esperienza nel travagliato percorso degli eventi mediorientali novecenteschi. Ogni opera racconta un volto, una possibile memoria e una storia dimenticata, alludendo allo sradicamento dalla propria cultura e identità come dimensione non solo storica ma anche esistenziale del destino umano.

L’intero progetto è accompagnato da un catalogo monografico edito da Arkadia di Cagliari, con testi di Sussan Babaie (docente di storia dell’arte dell’Iran e dell’Islam presso il Courtauld Institute of Art di Londra), Rose Issa (storica dell’arte mediorientale, Londra) e Luigi Fassi.

Il segno e l’idea, collezione permanente del MAN di Nuoro:

In sintonia con l’intero progetto curatoriale e le tematiche affrontate con “Personnages” e “Allori senza fronde”, il MAN propone “Il segno e l’idea”, una mostra di circa venti opere appartenenti alla collezione permanente del museo tra cui disegni, sculture e dipinti. Nelle opere è la rappresentazione della figura umana nella sua dimensione simbolica a prevalere, tra dettagli di volti e volumetrie di corpi, sempre in stretto rapporto con il mondo della Sardegna del XX secolo e la cultura mediterranea insulare. Tra gli artisti in mostra sono presenti figure chiave per l’elaborazione di nuovi canoni espressivi nella scena artistica sarda: Antonio Ballero, Giuseppe Biasi, Salvatore Fancello, Francesco Ciusa, Francesca Devoto, Bernardino Palazzi e Giacinto Satta.

Giorni e orari di apertura:

  • Aperto dal martedì alla domenica, lunedì chiuso
  • Orario continuato dalle ore 10,00 alle 19,00.

Prezzi dei biglietti:

  • Intero MAN: 5 euro (over 25);
  • Ridotto MAN: 3 euro (dai 18 ai 25 anni);
  • Gratuito MAN: under 18 ;
  • Gratuito: prima domenica del mese;
  • Coupon “Mappa dei luoghi della cultura”: 3 euro.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti:

Vi consigliamo di consultare direttamente l’ufficio informazioni in via Sebastiano Satta 27 a Nuoro, sede del museo, che risponde anche al numero di telefono 0784.252110 e all’indirizzo di posta elettronica info@museoman.it. Vi consigliamo inoltre di consultare direttamente il sito web del MAN.

Dove si trova il museo e dove dormire a Nuoro:



Booking.com

La foto copertina è una nostra rielaborazione grafica del materiale a disposizione sul sito del MAN.

Segui questo blog su FacebookTwitterGoogle+.