119 tartarughe marine nate al Poetto, nel sud Sardegna!

piccoli-tartaruga-caretta-caretta

119 tartarughe marine nate al Poetto, nel sud Sardegna: lo scorso giugno una tartaruga Caretta caretta approdata sulla spiaggia del Poetto, con tutta la probabilità per deporvi le uova scappo a causa del flash di un cellulare pronto a immortalare la scena. Gli esperti si attendevano però che la tartaruga tornasse in un momento di maggiore tranquillità. E infatti ieri la lieta novella, ben 76 esemplari di tartaruga Caretta caretta sono nati nella notte sulla spiaggia del Poetto nel tratto di arenile he cade in comune di Quartu Sant’Elena – già da qualche anno premiata con la Bandiera Blu della Fee – e hanno raggiunto il mare guadagnando l’acqua da due differenti nidi: uno all’altezza dello stabilimento “Alta marea” e uno di fronte al “Lido mediterraneo“. 

AGGIORNAMENTO: sabato 1° settembre 2018 altri 11 piccoli di tartaruga Caretta Caretta sono emersi dal nido posizionato in una porzione di spiaggia dello stabilimento “Alta marea“, la nuova schiusa di uova porta il totale di tartarughine nate questa estate sulla spiaggia del Poetto di Quartu sale quindi a 87.

AGGIORNAMENTO 2: sono 185 uova deposte119 le tartarughine Caretta caretta che sono riuscite ad abbandonare il nido e raggiungere le acque del Poetto di Quartu, per la prima volta ufficialmente nursery delle tartarughe marine. A 72 ore dall’uscita dell’ultimo tartarughino avvistato sono stati aperti i nidi per verificare se vi fossero piccoli intrappolati nella sabbia o altre uova, ecco cosa è risultato:

  • Nido del Lido Mediterraneo: 84 tartarughe uscite vive dalle uova schiuse e 3 uova ritrovate ancora intere. Totale di 87 uova.
  • Nido dell’Altamarea: 35 tartarughe uscite dalle uova schiuse, 6 tartarughe sono state trovate morte nel nido, assieme a 57 uova intere, che sono state trasportate al CReS di Oristano, anche se gli esperti escludono che possano contenere piccoli ancora vivi. totale 98 uova.

Nidi di tartaruga al Poetto, un fenomeno raro:

Un fenomeno decisamente raro per la spiaggia del Poetto, non per nulla chiamata la spiaggia dei cento mila, visto l’imponente carico antropico che l’arenile deve fronteggiare ogni giorno (e ogni notte), così l’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano:

Un evento eccezionale per la spiaggia del Poetto piuttosto popolata tutto l’anno. Rinnovo la richiesta di collaborazione a residenti e a turisti, come hanno già fatto i concessionari balneari, anche in questa occasione. In tal modo consentiamo alla specie di continuare a scegliere la Sardegna come habitat riproduttivo.

Negli ultimi anni sono stati numerosi gli avvistamenti e le nascite di tartarughine, specie nel sud dell’isola, da Cala Sinzias a Castiadas a Costa Rei, da Villasimius a Capo Malfatano.

L’evento di ieri è stato segnalato dagli esercenti al Corpo forestale e di vigilanza ambientale e le tartarughine hanno avuto  modo di essere monitorate dalla Rete regionale per la conservazione della fauna marina, coordinata dall’assessorato dell’Ambiente, dal direttore dell’Area Area Marina Protetta “Capo Carbonara”, Fabrizio Atzori, con alcuni collaboratori, dai tecnici del Centro recupero tartarughe marine Laguna di Nora, dai biologi dell’Istituto per l’ambiente marino costiero del Cnr di Oristano e dagli stessi agenti forestali con il dirigente Giovanni Monaci. Presente anche la Capitaneria di Porto. Da segnalare come i nidi sono stati delimitati e saranno presidiati per almeno dieci giorni, al fine di garantire la salvaguardia di eventuali nuove schiuse. L’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente ha inoltre inoltrato una richiesta di interdizione alla pesca e alla navigazione nei tratti costieri interessati.

https://www.youtube.com/watch?v=p076-6AXaP8

Cosa fare e non fare quando si avvista una tartaruga in spiaggia:

  • Segnalare gli avvistamenti o tracce di deposizione ai numeri verdi del Corpo forestale (1515) e della Capitaneria di Porto (1530).
  • Evitare di disturbare l’animale mantenendo il silenzio e una distanza di almeno quattro metri dall’esemplare, avendo cura di non posizionarsi mai di fronte per non scoraggiarlo nella scelta del sito.
  • Evitare il contatto fisico e contenere il numero degli osservatori al minimo e comunque non superare il numero massimo di 10 osservatori alla distanza di quattro metri.
  • Evitare l’uso di flash e di sorgenti luminose che alterino le condizioni di luminosità esistenti. L’eventuale uso di torce è consentito solo al termine della fase di deposizione, preferibilmente schermandole con filtro rosso (o drappo di tessuto) ed esclusivamente per facilitare la corretta individuazione del nido per la successiva delimitazione a cura del personale del Corpo forestale regionale.

Conosciamo la tartaruga Caretta caretta:

Questa specie di tartaruga marina – Caretta caretta ne è anche il nome scientifico – è diffusa in molti mari del mondo ma risulta fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo e vicina all’estinzione nelle acque territoriali italiane, la motivazione principale è da ricercarsi nella scomparsa degli habitat riproduttivi sempre più invasi dall’uomo, oltre ai problemi che colpiscono tutte le specie marine, dalla pesca selvaggia alla plastica.

La Regione Sardegna ha pubblicato sul proprio sito un esaustivo depliant informativo sulla Caretta caretta.

Segui questo blog su Facebook, Twitter Google+!