Tavolara, scoperto insediamento Etrusco!

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Tavolara, scoperto insediamento Etrusco: città etrusca si è parlato spesso del rapporto tra Etruschi e Nuragici, certamente si conoscevano, in comune avevano le capacità minerarie e nelle tombe etrusche sono stati ritrovati dei bronzetti nuragici. C’è anche chi ritiene che Nuragici ed Etruschi fossero entrambi Popoli del Mare e quindi parenti in senso stretto, penso anche allo studioso e linguista Massimo Pittau, che ritiene fossero un unico popolo giunto dalla Lidia. Adesso sull’isola di Tavolara emerge quello che forse era l’unico tassello mancante, un insediamento etrusco in terra sarda.

Etruschi in Sardegna? Sì, a Tavolara:

Ebbene sì un insediamento etrusco risalente al nono secolo a.C. è stato ritrovato a Tavolara, in comune di Olbia (in posizione strategica di fronte alle coste galluresi). tutto è cominciato quando l’archeologo Giuseppe Pisanu ha trovato alcuni cocci nella zona di Spalmatore di Terra ed ha subito avvisato la Soprintendenza, che a sua volta ha fatto partire gli scavi, finanziati dall’ “Area marina protetta di Tavolara e Coda Cavallo“.

Gli archeologi, con la solita prudenza, ipotizzano la presenza di altri insediamenti Villanoviani sulle coste galluresi, dirimpettai a quelli presenti nella bassa Toscana e nell’alto Lazio, il cuore dell’Etruria. Si ricorda infatti che i grandi centri Etruschi come Populonia, Vetulonia, Vulci, Tarquinia nacquero proprio durante la prima età del ferro.

Così l’archeologo Francesco di Gennaro come riportato dall’ ANSA:

Gli scambi tra la Sardegna ‘nuragica’ e l’aspetto culturale della prima età del ferro dell’Etruria detto “Villanoviano” sono ben noti e ampiamente studiati, ma finora non era documentata la presenza di una comunità proveniente dalla sponda etrusca stanziata e prosperata in Sardegna. Si tratta quindi di una novità assoluta che costituisce un balzo in avanti nella ricostruzione dei rapporti tra le due sponde del Tirreno in epoca protostorica.

Gli scavi sono ancora in corso, vi terremo aggiornati.

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Foto copertina di Michele Testini (CC BY-ND 2.0).