Ufficiale, addio al vecchio libretto postale: la comunicazione è arrivata ora | I tuoi risparmi sono in pericolo
Poste Italiane chiude i libretti postali dormienti. I fondi saranno trasferiti a Consap. Scopri subito come verificare il tuo e recuperare i risparmi prima che sia troppo tardi!
Il processo è già in atto e sta sollevando interrogativi legittimi tra i titolari di questi strumenti di risparmio. È fondamentale agire con prontezza per comprendere lo stato del proprio libretto e, se necessario, avviare le procedure di recupero. La mancata azione entro i termini previsti potrebbe infatti comportare la perdita definitiva dei risparmi accumulati, destinati a confluire nel Fondo Rapporti Dormienti gestito da Consap.
Cosa succede ai libretti non movimentati da tempo?
Il futuro incerto dei libretti di risparmio non più movimentati da tempo.
Un libretto postale viene definito “dormiente” quando, per oltre dieci anni consecutivi, non viene effettuata alcuna operazione, né di prelievo né di versamento, e il titolare o i suoi eredi non hanno avanzato alcuna pretesa o comunicazione. La normativa di riferimento, in particolare il Decreto del Presidente della Repubblica n. 116 del 2007 e successive modifiche, prevede che i fondi presenti su tali rapporti siano trasferiti a un fondo statale.
Questo fondo è gestito da Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici). L’obiettivo è quello di salvaguardare i risparmi dal rischio di smarrimento o dimenticanza, centralizzandone la gestione. Una volta che un libretto viene classificato come dormiente e i fondi trasferiti, la procedura per il recupero diventa più complessa e vincolata a scadenze precise. Poste Italiane, prima di procedere al trasferimento, è tenuta a inviare comunicazioni ai titolari, laddove i recapiti siano aggiornati, per informarli della situazione e concedere un termine utile per la regolarizzazione.
È importante sottolineare che non tutti i libretti cartacei sono a rischio. Solo quelli che rientrano nella definizione di “dormiente” sono oggetto di questa procedura. Il passaggio dei fondi a Consap non è un’espropriazione immediata, ma una fase di custodia che precede un’eventuale prescrizione definitiva, qualora non venga avanzata alcuna richiesta entro i termini di legge.
Come verificare e recuperare i tuoi fondi prima che sia troppo tardi
Verificare e recuperare i fondi: consigli essenziali prima che sia troppo tardi.
Per evitare di perdere i propri risparmi, i titolari di libretti postali, o i loro eredi, devono agire rapidamente. Il primo passo fondamentale è verificare se il proprio libretto è stato classificato come dormiente e se i fondi sono già stati trasferiti a Consap. Questo può essere fatto consultando l’elenco dei rapporti dormienti disponibile sul sito ufficiale di Consap, nella sezione dedicata al Fondo Rapporti Dormienti. È possibile effettuare una ricerca inserendo i dati del titolare o del libretto.
Se il tuo libretto è presente nell’elenco, è necessario avviare una domanda di rimborso. La procedura prevede la compilazione di moduli specifici, disponibili sempre sul sito Consap, e la presentazione di documentazione che attesti la titolarità del libretto o la propria qualità di erede. Tra i documenti richiesti figurano solitamente copia di un documento d’identità valido, il codice fiscale e, in caso di eredi, la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
È cruciale prestare attenzione alle scadenze. La legge stabilisce un termine di dieci anni dalla data di trasferimento dei fondi a Consap entro cui è possibile presentare la domanda di rimborso. Trascorso questo periodo, i fondi non reclamati vengono definitivamente acquisiti dallo Stato e non sono più recuperabili. Pertanto, la tempestività è essenziale per salvaguardare il proprio capitale.
