Forno, è vero che consuma tanto | Ma non se lo usi così: cotture lunghissime a costo (quasi) zero

Forno, è vero che consuma tanto | Ma non se lo usi così: cotture lunghissime a costo (quasi) zero
Forno, è vero che consuma tanto | Ma non se lo usi così: cotture lunghissime a costo (quasi) zero

Il forno, un alleato insostituibile in cucina per preparazioni che richiedono tempi lunghi e cotture uniformi, è spesso percepito come un vero e proprio vampiro energetico. Mentre l’uso dei fornelli a gas implica un costo diretto, l’accensione del forno è associata a bollette elettriche salate. Questa preoccupazione è legittima, specialmente in un periodo dove l’attenzione al risparmio energetico è più alta che mai.

È vero che oggi esistono valide alternative, come il versatile robot da cucina, il pratico microonde e la sempre più popolare friggitrice ad aria. Questi strumenti offrono velocità e, in alcuni casi, consumi ridotti. Tuttavia, il risultato finale che si ottiene con un forno tradizionale, grazie alla sua conformazione e alla capacità di raggiungere temperature elevate e costanti, è spesso inimitabile. La croccantezza, la doratura e la cottura profonda di certi piatti sono prerogative quasi esclusive del forno. Ma se fosse possibile goderne i benefici riducendo drasticamente i costi?

Il trucco per cuocere a costo quasi zero

Il trucco per cuocere a costo quasi zero

I trucchi essenziali per cucinare bene con spesa minima.

 

La chiave per trasformare il vostro forno in uno strumento di risparmio energetico risiede nella sua inerzia termica. Dopo aver completato la cottura di una pietanza che richiede alte temperature, come un arrosto o una torta, il forno non si raffredda immediatamente. Al contrario, mantiene una temperatura interna elevata per un periodo considerevole, spesso fino a 45-50 minuti dopo essere stato spento. Questo calore residuo è una risorsa preziosa, troppo spesso sprecata.

Immaginate di aver appena sfornato la cena: il forno, che ha lavorato a 180°C o 220°C per un’ora o più, è una vera e propria cassa di calore. Invece di lasciarlo raffreddare passivamente, potete sfruttare questo ambiente caldo per preparare altre pietanze che beneficiano di una cottura più dolce o di un semplice riscaldamento. Questo metodo non solo riduce il consumo di elettricità, ma ottimizza anche il tempo speso in cucina, permettendovi di avere più piatti pronti con un unico ciclo di accensione.

Il segreto sta nel pianificare. Scegliere alimenti che richiedono tempi di cottura più brevi o che possono essere cotti lentamente, sfruttando il calore in diminuzione, è fondamentale. Non si tratta di una “cottura” nel senso tradizionale, ma piuttosto di una rifinitura o di una cottura dolce che il forno, anche spento, può garantire efficacemente.

Cosa cucinare sfruttando il calore residuo

Cosa cucinare sfruttando il calore residuo

Risparmia energia in cucina: scopri i segreti del calore residuo.

 

Le possibilità di utilizzo del calore residuo sono molteplici e sorprendentemente efficaci. Ecco alcuni esempi pratici per non sprecare nemmeno un watt:

  • Verdure al forno: Dopo aver spento il forno, e subito dopo aver rimosso la pietanza principale, potete inserire verdure tagliate a cubetti come carote, patate, zucchere o peperoni. Lasciatele nel forno caldo per 20-30 minuti. Otterrete verdure dorate, morbide e cotte alla perfezione, senza alcun costo aggiuntivo di energia. Conditele con olio, sale e spezie prima di infornarle.
  • Pesce al cartoccio: Per pesci di piccole dimensioni come sogliole, merluzzi o filetti di orata, la cottura a forno spento è ideale. Condite il pesce con olio, sale, pepe e erbe aromatiche, avvolgetelo strettamente in carta alluminio e lasciatelo nel forno spento per 15-20 minuti. Il calore residuo cucinerà il pesce delicatamente, mantenendolo succoso e tenero.
  • Pane e focaccia: Se volete accompagnare il pasto con del pane croccante o una focaccia fragrante, il forno spento è perfetto per “abbrustolirli” o per dare una doratura finale. Infornate il pane o le fette di focaccia per 10-15 minuti. Otterrete una superficie croccante e un interno morbido, valorizzando al massimo il vostro accompagnamento.

Questo approccio non solo ottimizza i consumi, ma vi incoraggia anche a sperimentare in cucina, scoprendo nuove modalità per preparare piatti deliziosi con una maggiore consapevolezza energetica. È un piccolo gesto che, ripetuto nel tempo, può portare a un risparmio significativo sulla bolletta e a una cucina più sostenibile.

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