Ferrari, spunta il retroscena che fa piangere i tifosi | RIMPIANTO DEVASTANTE: potevano prendere il pilota più ambito

Ferrari, spunta il retroscena che fa piangere i tifosi | RIMPIANTO DEVASTANTE: potevano prendere il pilota più ambito

Box Ferrari - AnsaFoto - sardegnainblog.it

Un dettaglio di anni fa avrebbe cambiato tutto: la scelta della Ferrari riemerge e oggi pesa come un rimpianto enorme.

Ci sono storie che restano sotto traccia finché un particolare non le riporta a galla tutte insieme. In questo caso, il retroscena nasce da un incrocio che sembrava promettente, da un contatto avviato con entusiasmo e da una sensazione: quella di avere tra le mani un talento fuori dal comune, pronto a crescere dentro un progetto importante.

Poi, però, basta poco per spezzare la continuità. Una valutazione fatta troppo in fretta, una motivazione che suona quasi banale e, soprattutto, la conseguenza più dura: vedere quel potenziale finire altrove.

È qui che il rimpianto diventa “devastante” per molti tifosi, perché l’idea è semplice e tagliente: poteva andare diversamente.

Quando una scelta di allora torna a fare rumore

Come spiega F1 NewsAuto, il nome al centro del retroscena è Kimi Antonelli, giovane italiano che oggi corre in Formula 1 con la Scuderia Mercedes. La ricostruzione ruota attorno a un episodio di 11 anni fa, quando venne convocato come promessa del kart e seguito da vicino in un contesto legato alla crescita dei più giovani: era stato notato da Massimo Rivola, allora responsabile della Ferrari Driver Academy, e provò anche un simulatore dedicato ai talenti dell’academy.

A frenare tutto, secondo il racconto del padre Marco intervistato da Il Resto del Carlino, fu una valutazione attribuita a Maurizio Arrivabene, che all’epoca aveva un ruolo di guida anche nell’area corse: la decisione arrivò perché “Andrea era troppo piccolo”. La svolta fu immediata e dolorosa per chi immaginava un futuro diverso: pochi mesi dopo, racconta sempre il padre, arrivò il contatto della Mercedes, che lo mise sotto contratto e lo portò fino al debutto in F1 sette anni più tardi.

Kimi Antonelli – Fonte X – sardegnainblog.it

Il rimpianto dei tifosi e la lezione che la Ferrari avrebbe imparato

La fonte insiste su un aspetto che fa male a chi tifa: vedere oggi un giovanissimo e già considerato molto talentuoso, per di più italiano e bolognese, diventare portacolori di un rivale storico in pista. Anche per questo, la vicenda viene letta come una di quelle occasioni sfuggite per un motivo che, col senno di poi, sembra troppo leggero rispetto al peso della prospettiva.

Proprio guardando ai risultati ottenuti nelle categorie propedeutiche e al rendimento mostrato nella stagione attuale, la Ferrari avrebbe tratto un insegnamento dai propri sbagli. Nel vivaio sono passati diversi profili poi arrivati in alto o già in rampa di lancio, tra cui Dino Beganovic, e Rafael Camara, oltre a nomi impegnati nella F1 Academy come Maya Weug e Aurelia Nobels. Un segnale che diventa ancor più chiaro con l’ingaggio della giovanissima promessa Filippo Sala, proveniente dal mondo dei kart.

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