È la “Regina dei tumori”: questa regione italiana ha un triste primato | I numeri sono spaventosi

È la “Regina dei tumori”: questa regione italiana ha un triste primato | I numeri sono spaventosi

Tumori - Pexels - sardegnainblog.it

Una regione italiana svetta in una classifica che nessuno vorrebbe guidare: i decessi per tumore superano molto la media.

Dietro la parola tumore ci sono storie, famiglie e interi territori che pagano un conto più salato di altri. In Italia il quadro complessivo parla di progressi nelle cure e di diagnosi sempre più precoci, ma le differenze tra aree del Paese restano marcate. Alcune regioni si avvicinano ai livelli dei Paesi più virtuosi d’Europa, altre convivono con un tasso di mortalità oncologica ancora troppo alto rispetto alla media nazionale.

In mezzo a questi numeri emerge un dato che colpisce più degli altri: esiste una vera e propria “regina dei tumori”, una regione che guida la classifica nazionale dei decessi per cancro sia tra gli uomini sia tra le donne.

Non si tratta di uno scarto minimo, ma di valori che superano in modo netto quelli del resto d’Italia, al punto da trasformare il suo primato in un campanello d’allarme continuo per medici, amministratori e cittadini.

La Campania guida la triste classifica dei decessi

I dati raccolti da truenumbers mostrano che è la Campania la regione con il più alto tasso di mortalità per tumori nel nostro Paese. Qui i decessi oncologici raggiungono, in media, circa 9,3 morti ogni 10.000 residenti tra le donne e addirittura 12,3 ogni 10.000 tra gli uomini, numeri che nessun’altra regione italiana tocca per nessuno dei due sessi. Un primato che ribalta l’immagine di “terra giovane” e mette in luce un peso specifico dei tumori più alto che altrove.

Subito dietro troviamo altre realtà che viaggiano comunque oltre la media nazionale: al secondo posto c’è la Sardegna, con valori pari a 8,2 decessi ogni 10.000 donne e 11,7 uomini, seguita dalla Valle d’Aosta. Sopra la media italiana si collocano anche Piemonte, Basilicata, Lazio e Liguria, quest’ultima da tempo al centro dell’attenzione perché tra le regioni con l’età media più alta e una quota elevata di over 65, fascia in cui i tumori sono purtroppo più frequenti.

Allarme tumori in questa regione – Pexels – sardegnainblog.it

Chi sta meglio e perché questi numeri non vanno ignorati

All’estremo opposto della classifica c’è invece chi riesce a mantenere i decessi oncologici al di sotto della media nazionale. In particolare l’Umbria fa registrare i tassi più bassi, con circa 7,3 morti per tumore ogni 10.000 donne e 8,6 ogni 10.000 uomini. Dati che fanno pensare a una combinazione di fattori: organizzazione sanitaria più efficace, maggiore adesione agli screening, stili di vita diversi e una presa in carico più tempestiva dei pazienti.

Il confronto tra regioni non è una gara, ma uno strumento per capire dove intervenire. Se la Campania detiene il triste record di “regina dei tumori”, significa che lì prevenzione, diagnosi precoce, qualità dell’aria, inquinamento e accesso alle cure devono restare al centro dell’agenda pubblica. Allo stesso modo, i buoni risultati di realtà come l’Umbria possono diventare modelli da studiare e replicare. Perché dietro ogni numero c’è una vita: e sapere dove si muore di più di cancro è il primo passo per cambiare, davvero, il destino di quei territori.

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