Spie dell’auto, sicuro di sapere cosa significano? Questa non la conosce (quasi) nessuno: ha uno scopo inimmaginabile
Cruscotto auto - Pexels - sardegnainblog.it
Il cruscotto è pieno di lucine che si accendono e si spengono, ma una in particolare resta un mistero per quasi tutti gli automobilisti.
Le spie della macchina sono il linguaggio con cui l’auto prova a parlarci: a volte avvisa con un semplice promemoria, altre segnala che qualcosa non va davvero. Più le vetture sono moderne, più sono infarcite di sensori e avvisi: luci che si accendono, segnali acustici, messaggi sul display.
Non sempre, però, quando compare un simbolo sul cruscotto c’è da farsi prendere dal panico: non tutte le spie indicano un guasto grave o il rischio di restare in panne all’improvviso.
Dietro ogni colore c’è un messaggio diverso. Le spie possono illuminarsi in verde, giallo o arancione, rosso, bianco e perfino blu, seguendo codici praticamente universali tra un costruttore e l’altro. Alcune ti dicono solo che hai attivato una funzione, altre ti mettono in guardia su qualcosa che merita attenzione, altre ancora sono veri e propri allarmi da non sottovalutare. Il problema è che, davanti a questo semaforo permanente, quasi tutti conoscono solo tre o quattro simboli, ignorando il significato di una spia che, se capita male, può davvero crearti situazioni delicate alla guida.
Non tutte le spie “cattive” sono gialle o rosse
In genere sappiamo che le spie verdi sono quelle più innocue: indicano semplicemente che una funzione è entrata in azione, dai fari accesi al cruise control. Le spie bianche si limitano spesso a dare informazioni generali – come i fendinebbia inseriti – anche se in alcuni casi possono ricordare una revisione da fare o la necessità di un controllo in officina. Più serie sono le spie gialle o arancioni, che segnalano situazioni da monitorare: serbatoio in riserva, pressione delle gomme bassa, modalità particolari inserite. Quando il colore diventa rosso, invece, il messaggio è chiaro: la temperatura dell’acqua è troppo alta, la batteria è scarica, la pressione dell’olio è fuori scala o hai lasciato il freno a mano inserito o una portiera aperta.
Fin qui siamo nel territorio “conosciuto”, quello che più o meno tutti hanno visto almeno una volta. Eppure, sul cruscotto esiste una categoria di spie che compare raramente e proprio per questo viene sottovalutata o scambiata per qualcosa di banale. È un colore che non associamo subito a un avvertimento, eppure il suo compito è cruciale per evitare manovre sbagliate e comportamenti pericolosi quando la visibilità è ridotta o la strada è affollata.

La spia blu che quasi nessuno capisce davvero
Le famose “spie blu” sono le più rare tra tutte quelle che possiamo vedere accendersi sul cruscotto. Non indicano un guasto, ma sono comunque un segnale di attenzione: servono a ricordarti che hai qualcosa di molto particolare inserito, che può dare fastidio o creare pericolo agli altri. In genere, infatti, la spia blu ti avvisa che hai gli abbaglianti accesi, cioè il fascio di luce più forte che la tua auto possa emettere verso chi ti sta di fronte.
Il loro scopo è tutt’altro che decorativo: quella lucina blu ti dice, in pratica, “stai illuminando troppo la strada, ricordati di spegnerli quando incroci qualcuno o entri in zone illuminate”. Ignorarla significa rischiare di accecare chi arriva in senso opposto o chi ti precede, con conseguenze anche gravi sulla sicurezza. Capire che quella spia blu non è un dettaglio estetico ma un invito a usare con intelligenza gli abbaglianti è il primo passo per leggere davvero il linguaggio del cruscotto e trasformare quelle luci in alleate, non in misteri che fai finta di non vedere.
