Mutuo, allarme tasso variabile | Previsti pesantissimi aumenti: le rate schizzeranno alle stelle

Mutuo, allarme tasso variabile | Previsti pesantissimi aumenti: le rate schizzeranno alle stelle

Allarme mutuo - Pexels - sardegnainblog.it

Per chi ha un mutuo a tasso variabile si avvicinano mesi delicatissimi: i possibili nuovi rialzi BCE possono far esplodere le rate.

Per anni il mutuo a tasso variabile è stato la scelta preferita di tante famiglie: rate inizialmente più leggere, condizioni appetibili e la sensazione di poter approfittare dei tassi bassi ancora a lungo. Ora però lo scenario sta cambiando di nuovo e il rischio è che proprio chi ha puntato sul variabile si ritrovi con rate del mutuo sempre più pesanti, mese dopo mese.

Alla base di tutto c’è l’andamento dei tassi di interesse decisi dalla Banca Centrale Europea: ogni aumento si riflette quasi subito sui parametri di riferimento dei mutui, come l’Euribor, che è il vero “termometro” dei finanziamenti a tasso variabile. Se l’inflazione dovesse rialzare la testa, l’arma principale della BCE resterebbe proprio un nuovo giro di vite sul costo del denaro, con effetti diretti sulle famiglie indebitate.

Chi oggi sta già facendo fatica a reggere gli aumenti degli ultimi anni guarda con paura alle prossime decisioni di politica monetaria: basta un piccolo ritocco ai tassi perché la rata salga ancora, spingendo al limite la tenuta dei bilanci domestici.

Cosa può succedere alle rate: perché il variabile fa più paura

Il cuore del problema è semplice: nel mutuo a tasso variabile la rata non è fissa, ma segue i movimenti dell’indice di riferimento più lo spread applicato dalla banca. Se l’Euribor sale, la rata sale con lui. Ecco perché gli analisti parlano apertamente di allarme variabile: chi ha sottoscritto un mutuo negli anni dei tassi bassissimi oggi rischia di trovarsi con un finanziamento molto più caro di quanto avesse immaginato al momento della firma.

Secondo le simulazioni più diffuse, nuovi aumenti dei tassi BCE potrebbero tradursi in rincari di decine di euro al mese per ogni 100 mila euro di capitale residuo. Su un mutuo medio, l’impatto annuale può diventare importante, soprattutto per le famiglie con altri impegni fissi come affitti, prestiti personali, spese scolastiche e bollette. È questo il motivo per cui la prospettiva di ulteriori strette monetarie viene vissuta come un vero e proprio incubo per i mutui variabili.

Mutuo – Pexels – sardegnainblog.it

Come difendersi: alternative, strategie e scelte da valutare subito

Chi teme che la propria rata possa “schizzare alle stelle” ha ancora qualche carta da giocare. Una delle opzioni da valutare con attenzione è la surroga del mutuo, cioè il trasferimento del finanziamento presso un altro istituto a condizioni migliori, magari bloccando un tasso fisso più sostenibile nel lungo periodo. In alternativa si può chiedere alla stessa banca una rinegoziazione delle condizioni, provando a trasformare il variabile in fisso o ad allungare la durata per alleggerire l’esborso mensile.

Un’altra strada è quella dei mutui a tasso misto o con cap, che permettono di limitare i danni in caso di rialzi estremi dei tassi. In ogni caso, il messaggio è chiaro: chi ha un mutuo a tasso variabile non può più permettersi di ignorare ciò che decide la BCE. Informarsi, simulare diversi scenari con il proprio consulente e muoversi per tempo può fare la differenza tra una rata ancora gestibile e una spesa che, giorno dopo giorno, rischia di diventare insostenibile.

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