“30 euro all’anno”: Bollo Auto, confermata la nuova tariffa media | Finalmente un po’ di giustizia

La tariffa del bollo auto è destinata a scendere - Wikicommons - Sardegnainblog.it
Il Bollo Auto è uno dei balzelli più fastidiosi e meno graditi dai contribuenti. C’è però la possibilità di una riduzione della tariffa annua
La gestione fiscale dell’automobile è una voce di spesa significativa in molti Paesi europei, ma le regole e i costi possono variare notevolmente. In Italia gli automobilisti versano ogni anno la tariffa che tutti chiamano ‘Bollo Auto’.
Nel nostro Paese il bollo auto è una tassa di possesso su base regionale, calcolata principalmente sulla potenza effettiva del motore del veicolo. A questa si aggiunge il cosiddetto “superbollo” per le auto più potenti, una sovrattassa statale che rende il costo sproporzionatamente elevato per le vetture di lusso o sportive.
Le differenze con altri paesi europei sono sostanziali, in particolare in termini di costo e criteri di calcolo: sono elementi che incidono in misura determinante sulle tasche di tutti gli automobilisti.
In relazione al bollo auto e alle relative differenze nel merito si può ad esempio fare un raffronto immediato con i paesi più vicini a noi, soprattutto quelli con i quali sono concreti parecchi punti di contatto.
Il bollo auto non è uguale dappertutto
Uno di questi è senza dubbio la Spagna il cui sistema relativo alla struttura del bollo auto è molto diverso dal nostro. In Spagna il bollo auto è noto come Impuesto de Circulación (Imposta di Circolazione).
A differenza del sistema italiano in cui la potenza è l’unico fattore determinante per la maggior parte dei veicoli, in Spagna la tassa è basata su una combinazione di fattori che tendono a rendere il costo complessivo più gestibile per l’automobilista medio. L’ammontare è determinato dalla cilindrata del motore, un parametro che storicamente riflette la potenza e le dimensioni del veicolo, dall’anno di immatricolazione e dalla potenza del veicolo stesso.
Una differenza di costo rilevante
La differenza più sorprendente tra i due sistemi è il costo medio. In Spagna l’Impuesto de Circulación si aggira in media tra i 30 e i 150 euro all’anno. Questo è un range notevolmente inferiore rispetto a quanto pagato in Italia per la maggior parte delle vetture. Tuttavia, anche in Spagna esistono meccanismi di “caro-bollo” locale.
Nelle grandi città come Madrid o Barcellona invece il costo può essere più elevato, soprattutto per i veicoli più inquinanti con alte emissioni o quelli con una grande cilindrata. Questa variazione locale è spesso utilizzata come strumento per incentivare l’uso di veicoli meno inquinanti nei centri urbani. Mentre in Italia il sistema tende a penalizzare duramente chi possiede un’auto potente in Spagna il costo è generalmente più equo e legato anche alle politiche ambientali dei singoli comuni.