Causale bonifici, NON usare mai queste parole | Sembrano normalissime ma sono VIETATE: il Fisco corre subito da te

Attenzione a cosa si scrive nella causale di un bonifico

La causale del bonifico bancario - Wikicommons - Sardegnainblog.it

Ogni volta in cui inviamo un bonifico siamo tenuti a riportare la cosiddetta causale del versamento. Ebbene, meglio evitare certe parole

Uno degli strumenti più utilizzati per qualsiasi tipo di pagamento è il bonifico bancario. Spesso non ci si fa caso ma è di vitale importanza prestare attenzione alla cosiddetta causale del versamento.

Sebbene non sia più obbligatorio inserire un motivo per il pagamento l’utilizzo di determinati vocaboli e di certe parole parole può far scattare un campanello d’allarme per il Fisco, innescando una serie di controlli inaspettati.

Il motivo è molto semplice: l’Agenzia delle Entrate monitora costantemente i flussi di denaro con l’obiettivo di combattere l’evasione fiscale e alcune espressioni possono indicare operazioni sospette.

È pertanto una buona abitudine compilare sempre la causale in modo chiaro e preciso, ma è altrettanto importante evitare alcune parole che possano aumentare il rischio di indagini. L’elenco di questi termini “vietati” non è ufficiale ma si basa sull’esperienza e sui meccanismi di controllo del Fisco.

Le parole da evitare e quelle da usare

Sembra assurdo ma parole come ‘regalo o donazione‘ possono far scattare un accertamento da parte del Fisco. Se l’importo supera una certa soglia una donazione è soggetta a imposta. L’uso di questi termini potrebbe far pensare a un tentativo di aggirare le normative fiscali. Anche l’utilizzo di termini come ‘saldo’, ‘conto’ o ‘pagamento generico’ senza specificare a cosa si riferiscono può creare ambiguità. Se non c’è un documento che giustifichi il pagamento il Fisco potrebbe considerarlo un reddito in nero.

Anche la parola ‘prestito’ può generare dubbi e sospetti: per questo motivo in caso di prestiti tra privati è opportuno avere un documento che lo attesti. Usare solo la parola “prestito” nella causale non è sufficiente e in assenza di un accordo scritto il Fisco potrebbe considerare l’importo un reddito non dichiarato.

Attenzione alla causale di versamento
Attenzione alla causale di versamento – Wikicommons – Sardegnainblog.it

Le parole da usare tranquillamente

Si consiglia quando si prepara un bonifico di essere sempre specifici. Se si sta pagando un affitto si consiglia di scrivere “Affitto mese di (mese) – (indirizzo)“. Se invece si deve pagare per un prodotto è bene scrivere “Acquisto più nome del prodotto“.

In caso di fatture bisogna indicare il  numero e la data. Se invece si sta rimborsando un debito o una spesa è bene specificarlo (“Rimborso quota vacanza” o “Rimborso spese condominiali“). In estrema sintesi è opportuno scegliere la linea della prudenza senza andare incontro ad ambiguità semantiche troppo pericolose. Una causale ben formulata che non lasci spazio a interpretazioni di sorta è la migliore garanzia per evitare fastidiosi e lunghi controlli fiscali.