Laurea, è questa la più inutile di tutte | Non trovi lavoro fino a 60 anni: la terza media vale molto di più

Quali sono le lauree meno utili - sardegnainblog.it - 20250813

Quali sono le lauree meno utili - sardegnainblog.it (Foto Pixabay)

La laurea può essere utilissima per trovare lavoro, ma ci sono alcuni studi che vengono considerati praticamente inutili: ecco quali sono.

Il mondo del lavoro in Italia è in continua evoluzione con cambiamenti demografici, sfide economiche e progressi tecnologici che influenzano le dinamiche occupazionali.

Da un lato, si registra un aumento del tasso di occupazione e una diminuzione del tasso di disoccupazione, ma dall’altro emergono nuove sfide come la necessità di adattarsi a professioni emergenti, affrontare la precarietà lavorativa e garantire la conciliazione tra vita privata e lavoro.

La laurea è generalmente utile per trovare lavoro e può portare a maggiori opportunità e stipendi più alti, ma vi sono alcuni percorsi di studi che risultano essere meno proficui dal punto di vista lavorativo.

Tutto dipende dalle richieste che provengono dal mondo del lavoro, dalle figure professionali che cambiano e si modificano in base all’evoluzione della società e delle nuove necessità. Vediamo quali sono le lauree che, ad oggi, vengono considerate meno efficaci per trovare lavoro.

Laurea, quanto è utile per trovare lavoro

Gli studi che un tempo garantivano un lavoro immediato dopo l’università non sono più gli stessi di 10 o 20 anni fa. Questo dipende dal fatto che il mondo, nel frattempo, si è evoluto e le figure professionali più ricercate sono quelle che meglio si adattano ai cambiamenti dell’età contemporanea. Ad oggi, le lauree che garantiscono un’occupazione subito dopo l’università sono, secondo le indagini di Almalaurea, quelle tecnico-scientifiche come Informatica e tecnologie ICT, Ingegneria industriale e dell’informazione, Medico-sanitarie, Architettura e ingegneria civile o Economia.

Ve ne sono delle altre, invece, che risultano essere poco richieste dal mondo del lavoro e che generano, dunque, un maggior numero di disoccupati. In questi casi, la ricerca di un’occupazione diventa più difficile, ma è sempre bene ricordare che molto dipende anche dalla capacità di adattamento del singolo e dalla voglia di affrontare e superare gli ostacoli che ci si trova di fronte.

Lauree con meno sbocchi occupazionali - sardegnainblog.it - 20250813
Lauree con meno sbocchi occupazionali – sardegnainblog.it (Foto Pixabay)

Le lauree meno utili di oggi

Il tasso di disoccupati è molto alto tra coloro che hanno conseguito la laurea in indirizzo artistico e teatrale: in questo settore, infatti, il titolo di studio ha poca valenza poiché le professioni richieste non prevedono necessariamente un percorso formativo accademico.

Anche le lauree in moda e design, umanistico-letterarie e in archeologia o antropologia culturale registrano maggiore difficoltà di sbocco nel mondo del lavoro con un tasso più elevato di disoccupati. In considerazione di questi aspetti, la scelta degli studi universitari deve essere fatta in modo lungimirante, provando a prevedere l’evoluzione della società e le figure professionali che potrebbero essere richieste nel giro di pochi anni.