Pane carasau, il migliore di tutta la Sardegna lo trovi solo qui | Altro che Cagliari e Nuoro: non c’è proprio paragone

Il migliore pane carasau lo fanno solo qui - sardegnainblog.it (Foto Instagram @ilvecchiofornosunalle)
Nato dalla tradizione pastorale delle zone montuose, il pane carasau è un simbolo della Sardegna: ecco dove gustare il migliore.
Preparato con un impasto a base di farina, acqua, lievito e sale, il pane carasau nasce nelle zone della Barbagia, una regione selvatica e montuosa dove le mogli dei pastori erano solite preparare qualcosa nei periodi di lunga lontananza dei mariti.
Il pane carasau è nato proprio in questo contesto e la sua ricetta è stata tramandata negli anni, fino a farlo diventare uno dei simboli dell’isola.
Conosciuto anche come carta da musica per il suono che emette quando lo si mangia, è considerato una delle tipologie di pane più antiche al mondo.
La ricetta tradizionale è rimasta pressoché immutata, ma il migliore in assoluto si può gustare solo qui: quelli di Cagliari e Nuoro sono nulla in confronto a questo.
Pane carasau, le leggende intorno al simbolo della Sardegna
Come accennato, il pane carasau è nato nella zona montuosa e selvatica della Barbagia. Quando i pastori si allontanavano per lunghi periodi, le mogli preparavano loro una tipologia di pane caratterizzato da sfoglie sottilissime e croccanti. Esso viene preparato con farina di grano duro o di orzo, e si distingue per la sua doppia cottura, che gli conferisce la caratteristica friabilità e croccantezza, e che gli consente di essere conservato con facilità nel tempo.
Molti sostengono, inoltre, che il pane carasau derivi da un territorio ancora più lontano e che affondi le sue origini in Arabia. Indipendentemente dalle leggende che avvolgono questo prodotto, ad oggi è universalmente riconosciuto come tipico della Sardegna: qui continua ad essere preparato e proposto seguendo la ricetta originale, ma il più buono in assoluto si può assaggiare solo in questo posto.

Dove fanno il migliore pane carasau
La preparazione del pane carasau avviene in quattro fasi: si lascia lievitare l’impasto a base di pasta di riporto e lo si fa cuocere in forno dove si gonfia, quindi lo si divide in due metà e lo si mette in forno per la seconda cottura, che in sardo viene chiamata “carasadura”, da cui prende il nome il prodotto finito.
Esso può essere gustato così com’è o può essere bagnato e condito a piacimento. Il migliore in assoluto è quello firmato Rubano, si chiama Tundu e viene prodotto a Oliena. Realizzato con la semola di grano duro, l’acqua, il lievito madre e un pizzico di sale, è caratterizzato da una parte leggermente amaricante e affumicata dovuta alla cottura a forno a legna, ma si contraddistingue anche per croccantezza e fragranza.