Pesca Pinna nobilis, 4 mila euro di multa a sub!

Pesca Pinna nobilis, 4 mila euro di multa a sub: Si parla spesso di cafoni, incivili e vandali. Talvolta però per finire dalla parte del torto basta ignorare cosa dicano le leggi, ma come ci ricorda il celebre moto “ignorantia legis non excusat“, ovvero tale giustificazione non è sufficiente a evitarci una bella multa.
Per questo motivo prendiamo spesso spunto da fatti di cronaca per spiegarvi cosa si possa fare e cosa non sulle spiagge e lungo le coste della Sardegna. Una delle cose vietatissime è toccare la Pinna nobilis – volgarmente detta “nacchera” – , gigantesco mollusco bivalve (parente delle cozze, raggiunge dimensioni anche di 65 cm), dal quale in Sardegna si estrae il materiale con cui si fabbrica il filamento detto bisso marino (utilizzato ormai dalla sola Chiara Vigo per la tessitura di preziosi indumenti).
La Pinna nobilis, una specie protetta:
La Pinna nobilis è una specie protetta essendo stata inserita negli allegati della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat) dell’Unione europea e nei successivi aggiornamenti della Direttiva 2006/105/CE, elencata nell’Allegato IV – Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa – e perciò ne è vietata la raccolta se non per scopi scientifici.
Multe fino a 4 mila euro:
Probabilmente tutto ciò era sconosciuto al sub dilettante di Oristano che, tornato a riva sulla spiaggia di Su Pallosu si vantava della sua preda, una Pinna nobilis appunto. Al che i bagnanti più sensibili alle tematiche ambientali gli hanno chiesto (o più probabilmente intimato) di ributtarla in mare. Al suo rifiuto uno di essi ha chiamato la Forestale. Il risultato?
Denuncia per pesca abusiva di specie protetta, multa di quattromila euro e sequestro dell’attrezzatura di pesca. Ne valeva la pena?
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photo credit: Hectonichus, licenza CC BY-SA 3.0, via Wikipedia.