Impatto dell’inflazione sui rendimenti dei conti deposito

Monitor con tasso di rendimento e inflazione

L’inflazione è uno dei fattori economici più rilevanti che influenzano la capacità di risparmio e investimento. Specialmente in un momento come quello attuale, caratterizzato da tensioni geopolitiche e dalla crisi energetica, la sua influenza si ripercuote anche sul rendimento dei conti deposito, i quali sono ad oggi uno degli strumenti finanziari più utilizzati dai clienti bancari di tutto il mondo.

Prima di analizzare l’impatto dell’inflazione, è opportuno avere ben chiaro in mente cos’è un conto deposito. Si tratta di una soluzione che consente ai risparmiatori di depositare il proprio denaro in cambio di un tasso d’interesse prestabilito.

Si differenzia da un classico conto corrente, in quanto il conto deposito è dedicato al risparmio e ha l’obiettivo di garantire un rendimento sul capitale versato. È scelto da chi desidera investire in modo sicuro, poiché i fondi sono garantiti fino a una certa soglia dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Tipologie di conti

I conti deposito possono essere di due tipologie: vincolati o non vincolati. I primi prevedono che il risparmiatore lasci i soldi sul conto per un periodo di tempo definito, in genere compreso tra i 6 mesi e i 5 anni, in cambio di un tasso di interesse più elevato rispetto a quello offerto dai conti non vincolati, i quali offrono però la possibilità di prelievo in qualsiasi momento.

Con il termine inflazione si indica un aumento generalizzato dei prezzi di beni e servizi nel tempo, che ha come conseguenza la riduzione del potere d’acquisto del denaro. Quando l’inflazione cresce, i risparmi in un conto deposito possono perdere valore reale, poiché il tasso d’interesse offerto dalla banca potrebbe non compensare l’aumento dei prezzi. 

Per capire meglio quanto detto, viene presentato il seguente esempio: se l’inflazione sale fino al 4% e il conto deposito offre un tasso di interesse dell’1%, il valore reale dei risparmi diminuisce del 3% in un anno. La conseguenza più ovvia è che, nonostante l’aumento nominale del saldo, la somma di denaro posseduta avrà un potere di acquisto inferiore.

In un contesto di inflazione elevata, diventa dunque cruciale la capacità di valutare attentamente i rendimenti dei conti deposito, per comprendere se i propri risparmi stanno effettivamente guadagnando valore o se stanno subendo una perdita in termini reali.

Bisogna dunque tenere conto che l’inflazione rappresenta un fattore da considerare quando si sceglie di aprire un conto deposito. Ciò non significa che questi strumenti finanziari non siano sicuri; tuttavia, è bene sapere che il loro rendimento nel tempo è suscettibile ad alcune variabili, tra cui proprio la crescita dell’inflazione

È utile valutare diverse soluzioni in modo da prevenire i rischi dell’inflazione. Un conto deposito vincolato ad esempio potrebbe permettere di controbilanciare la crescente inflazione con un tasso di interesse più elevato.

Il consiglio migliore rimane tuttavia quello di confrontarsi con un consulente finanziario, così da avere un supporto valido per la sottoscrizione e la gestione del conto deposito.