A Quartu la prima spiaggia nudista della Sardegna?

spiaggia-nudista

A Quartu la prima spiaggia nudista della Sardegna: potrebbe arrivare sul litorale di Quartu Sant’Elena, nell’area metropolitana di Cagliari, nel sud Sardegna, la prima spiaggia nudista ufficiale della Sardegna. La proposta è stata lanciata pochi giorni fa in Consiglio Comunale dal sindaco Stefano Delunas e rientra tra le misure proposte al fine di favorire lo sviluppo turistico nel golfo di Cagliari.

Il nudismo in Europa:

Si stima che solo in Italia i naturisti siano ben 200 mila per diventare ben 20 milioni se si prende in considerazione l’intero continente europeo, tanto che persino grandi città come Monaco di Baviera e Parigi si sono dotate di un parco pubblico aperto ai nudisti. Una fetta di turismo che finora in Sardegna non è stata curata, probabilmente perché questa pratica almeno ufficalmente crea ancora scandalo. In realtà sulle nostre spiagge più nascoste il nudismo è una pratica tollerata e già raccolgono piccoli gruppi di nudisti, specie in basa stagione, tanto che la spiaggia di Porto Ferro ad Alghero è stata inserita tra le migliori 10 spiagge nudiste d’Europa.

Dove sarà la spiaggia per nudisti di Quartu?

L’idea – come riporta Casteddu Online – è ancora allo stato embrionale, ma quel che è certo è che la spiaggia nudista prescelta non sarà il Poetto, bensì  un angolo di costa più nascosto e riservato. Se e quando verrà presa una decisione ufficiale vi terremo aggiornati.

La mitica Cala Fighera a Cagliari:

A Cagliari si trovava una delle spiagge nudiste ufficiose più apprezzate dell’isola, Cala Fighera, nei pressi di Cala Mosca, ma da alcuni anni è proibito accedervi pena forti multe per il rischio di distaccamenti di massi dalle pareti rocciose sovrastanti. Oltre al fatto che dopo la dismissione del terreno da parte dei militari questo angolo di paradiso è divenuto oggi molto più frequentato di una volta.

Segui questo blog su FacebookTwitterGoogle+.

Foto copertina di diluvi (CC BY 2.0) e rittrae una spiaggia nudista delle Baleari. Vogliamo davvero rinunciare a una fetta così importante di turismo?