La Pelosa ripulita dalla plastica portata dalla mareggiata!

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La Pelosa ripulita dalla plastica portata dalla mareggiata: una volta la preoccupazione maggiore dopo le mareggiate era quella di controllare che le spiagge tornassero al loro stato “naturale“. Pur considerando che gli arenili sono ecosistemi vivi infatti, che cambiano di continuo forma, è forte in tutta l’isola la tendenza all’erosione dei litorali. Adesso però è diventato chiaro che il vero problema è quello della plastica presente in mare, che ammazza i pesci (non fa bene neanche noi una volta che entra nel circuito alimentare) e che viene scaraventata lungo le coste quando il mare è agitato.

Neanche autentici paradisi naturali, neanche i parchi naturali sono al sicuro e completamente esenti da questo problema. L’ultimo caso eclatante è quello della spiaggia de La Pelosa, per salvaguardare la quale dallo scorso anno è stato stilato un preciso e rigoroso regolamento, che pure è stata invasa dalla plastica dopo la mareggiata dei giorni scorsi.

La Pelosa ripulita  dalla plastica:

Plastica che gli operai comunali hanno raccolto con tanto amore e pazienza soprattutto dall’area degli scogli vicina alla torre della Pelosa e da quella che viene comunemente considerata una delle spiagge più belle al mondo. Tutto il materiale raccolto, una grande quantità di plastica e di rifiuti di ogni genere (dalle bottiglie anche di vetro alle scarpe), tanto da riempire una decina di buste e un’intero cassonetto, è stato quindi conferito in discarica.

Così Martino Cugusi, delegato dal sindaco all’Ecologia e Ambiente:

Il mare restituisce quello che gli uomini, con poca coscienza civile e rispettosa dell’ambiente, buttano in acqua. Da parte della nostra amministrazione c’è una attenzione particolare per il mare che, per tanti anni e ancora adesso, ha rappresentato e rappresenta una risorse per la comunità stintinese. [..] A breve faremo un intervento a Coscia di Donna, dove spesso il mare di fuori porta sulla nostra costa rifiuti di plastica e di altro genere.

Il problema della plastica nel Mediterraneo:

Il problema è che questi rifiuti viaggiano in mare venendo da chissà dove, altra complicazione è che la plastica viene sminuzzata in piccolissimi frammenti dal sole e dal moto ondoso, tanti piccoli pezzettini spesso difficili da raccogliere, addirittura la gran parte di questi polimeri presenti in acqua è invisibile all’occhio umano, ma finisce ugualmente nella catena alimentare. Pensate che il 95% dei rifiuti del Mediterraneo è composto da plastica, esso rappresenta la sesta grande zona di accumulo di rifiuti plastici al mondo.

Tanto che, come avverte il WWF, nel Mediterraneo, che rappresenta solo l’1% delle acque mondiali si concentra il 7% della microplastica globale, tanto da essere definita zuppa di palstica. In Italia su 2,1 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica consumati ogni anno, solo il 22% è riciclato, il resto finisce nelle discariche, oppure in terra o in mare.

Insomma, evitiamo tutti di gettare alcunché in giro ,soprattutto la plastica, che sta avvelenando il pianeta.

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