I 10 Musei da non perdere in Sardegna: aggiorniamo dopo due anni la classifica dei musei più interessanti della Sardegna, domina il Sulcis Iglesiente con al primo posto del Museo del Carbone presso la grande miniera di Serbariu e al secondo del museo archeologico di Sant’Antioco, ma le strutture museali del sud ovest della Sardegna occupano ben 4 delle prime 10 posizioni. E’ importante far conoscere i nostri musei e la nostra arte, anche in un’ottica di destagionalizzazione del turismo, infatti la gran parte dei turisti vene in Sardegna per il mare e le spiagge, mentre nel resto d’Italia il turismo è trainato soprattutto dalle città d’arte e dalle grandi strutture museali, capaci di attrarre grandi quantità di visitatori italiani e stranieri, (sebbene nessuna struttura italiana compaia tra i 10 musei più visitati al mondo, a meno di considerare come italiani i musei Vaticani).
Bene, in Sardegna abbiamo un’offerta museale assai variegata, che va dalla grande archeologia intesa nel senso più classico – quella che ci offre i ritrovamenti del periodo neolitico, pre-nuragico, nuragico, fenicio-punico, romano, medievale, giudicale e via dicendo – , all’archeologia industriale, soprattutto mineraria, a quelli dedicati ai grandi personaggi storici e letterari (come Garibaldi o Grazia Deledda), ai musei etnografici che raccontano le nostre tradizioni, a quelli dedicati all’ambiente. E allora oggi vi propongo la lista dei 10 musei da non perdere in Sardegna, per tutti coloro che volessero esplorare e conoscere la nostra isola a tutto tondo, in base alle valutazioni arrivate al sito di recensioni turistiche TripAdvisor (da segnalare che in due anni i musei censiti su TripAdvisor sono passati da 101 a 173).
Aggiornato al 29 dicembre 2017.
Sito minerario riconvertito in museo. Si può visitare l’esposizione nella Lampisteria, la galleria sotterranea e la Sala Argani. Aperto tutti i giorni, dalle ore 10,00 alle ore 18,00.
E’ il museo archeologico di Sant’Antioco, secondo gli archeologi la città più antica d’Italia, annesso al tophet punico. Al suo interno viene conservato anche lo splendido arciere nuragico, bronzetto ritrovato nell’isola e poi trafugato verso gli Stati Uniti, dove venne esposto presso il Cleveland museum of art. Nel 2009 torna in a Sant’Antioco grazie al lavoro di intelligence dei carabinieri dello speciale Nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Roma. Il biglietto per la visita del museo archeologico e del tophet è di 7 euro per gli adulti.
E’ il museo archeologico più importante della Sardegna, ospita attualmente buona parte delle statue dei Giganti di Mont’e Prama. Aperto tutti i giorni, biglietti da 5 euro.
Il Museo Civico di Cabras raccoglie le testimonianze archeologiche del Sinis, tra i più importanti territori archeologici della Sardegna, che hanno restituito tra gli altri i Giganti di Mont’e Prama e i semi di vite e melone più antichi del Mediterraneo occidentale. Aperto tutti i giorni, biglietti a partire da 5 euro.
Si trova in agro di Dorgali questo museo che prende il nome dall omonima sorgente e che offre un percorso naturalistico ed etnografico particolarmente ricco di flora e fauna locali e nel quale si possono visitare gli ambienti tradizionali della civilta’ barbaricina.
E’ il luogo d’incontro tra le maschere del carnevale barbaricino, che partendo da Mamoiada con le sue maschere tradizionali (Mamuthones e Issohadores) si espande a tutte le regioni del Mediterraneo. Apre dal martedì alla domenica, ecco il sito ufficiale del Museo.
E’ il museo ricavato nella ex scuola mineraria di Iglesias, che per decenni ha sfornato alcuni dei tecnici di miniera più preparati e competenti del mondo. L’esposizione permette di visionare macchinari, utensili, materiali, foto e documenti d’epoca, ma soprattutto la galleria sotterranea didattica. esperienza utile per comprendere i diversi processi di estrazione di minerali, la vita e il lavoro del minatore.
Si tratta del secondo grande complesso nuragico di Barumini che si trova nel centro storico, interamente sotto la Casa Zapata, antica residenza nobiliare dei baroni sardo-aragonesi costruita nel 1500. E’ organizzato in tre sezioni: Archeologica, Storico- archivistica e Etnografica. Biglietto unico con Su Nuraxi, a partire da 10 euro.
Fa abbastanza impressione pensare che fino agli anni ’60 del secolo scorso circa 700 persone abitarono questi ambienti sotterranei, e non perché fossero una volta le camere sepolcrali scavate nella roccia millenni or sono dai Punici per seppellire i propri cari, ma per le condizioni di vita e igieniche assai precarie.
Recentemente rinnovato, con tanto di nuovo nome “Museo del costume“, offre un’ ampia collezione etnografica, tra costumi, usanze e tradizioni. Dal pane ai gioielli, dalle feste campestri agli strumenti di lavoro, dagli abiti tradizionali agli amuleti. Biglietto intero 5 euro.
Continuiamo la classifica fino alla 15ma posizione perché le prossime posizioni sono occupate da strutture museali di grande interesse:
Noto anche come il “Museo della Femina Agabbadòra“. Il museo è sempre aperto, anche per un solo visitatore, senza vincoli di orari. Costo del biglietto è di 5 euro compreso di visita guidata.
Museo che raccoglie le opere di Maria Lai e realizzato dal Comune di Ulassai nei locali ristrutturati della vecchia stazione ferroviaria, capolinea della dismessa linea ferroviaria Taquisara-Jerzu. Aperto tutti i giorni a partire da 5 euro a persona.
Il MAN è un’istituzione pubblica permanente, unica nel suo genere in Sardegna perché votata allo studio, la conservazione e la promozione dell’arte moderna e contemporanea. Celebri le sue mostre a carattere internazionale.
Si tratta della casa natale del Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, si trova in via Grazia Deledda, a Nuoro, nel rione Santu Predu, nel centro storico di Nuoro. a visita si snoda attraverso i tre livelli dell’abitazione, segnati da una scala centrale, continuando nel cortile e nel giardino. Aperto dal dal martedì alla domenica è gratuito.
Il Compendio Garibaldino di Caprera, aperto al pubblico nel 1976, è tra i musei più visitati della Sardegna. Si tratta della casa colonica nella quale l’eroe dei due mondi si ritirò per dedicarsi all’agricoltura e dove trascorse gli ultimi 25 anni della sua vita. Innumerevoli i cimeli, il compendio ospita anche un ampio giardino nel quale è collocata la tomba di granito di Garibaldi.
Escono di classifica il memoriale di Garibaldi, il museo Ciusa di Nuoro (che ha riaperto nel 2016) e la casa museo di Orgosolo “Sa Dommo e sos Corraine”, in compenso entra il MAN. Non si può non notare la mancanza di altri musei davvero belli e interessanti come la Galleria Comunale di Cagliari (presso i giardini pubblici), il Museo Sanna di Sassari o il Museo del Banditismo di Aggius.
E voi quali altri musei della Sardegna ci consigliereste?
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photo credit: Le foto sono state concesse a questo blog direttamente dalle strutture museali (lo scatto de La Stazione dell’Arte è di Pierluigi Dessì), a parte quella della Cittadella dei Musei (del Comune di Cagliari), del Museo Archeologico di Cagliari (di cristianocani – cc), del Museo Deleddiano (di proprietà dell’ ISRE) e la foto della galleria sotterranea del Museo del Carbone, scattata da Scrigno54 e che ha partecipato a Wiki Loves Monuments 2014 (queste le 10 foto più belle della Sardegna arrivate in finale). Albero di Clelia presso il Compendio Garibaldino è opera di Daniel Ventura (CC BY-SA 4.0). Foto del Museo minerario di Iglesias, del villaggio ipogeico di Sant’Antioco e del museo del costume di Nuoro, autori vari da TripAdvisor. Infine la foto dei Giganti di Mont’e Prama al Museo civico di Cabras è mia.
This post was published on 15 Aprile 2015 09:46
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