Nuraghe Monte Urpinu a Cagliari, ritrovate le rovine: tutti quanti ci siamo sempre chiesti come fosse possibile che a Cagliari, con tutti i suoi colli per giunta, non ci fosse neanche un nuraghe. Come fosse possibile che i nuragici, malgrado avessero edificato almeno 7mila torri in tutta l’isola, non avessero posto gli occhi su questa area collinare circondata da pescose lagune e porta d’accesso alla feconda piana del Campidano.
Anche considerato che la città di Cagliari veniva citata da antichissime leggende, come quella riportata da Diodoro nel nel primo secolo avanti Cristo, che la voleva fondata, assieme a Olbia, dall’antico eroe tebano Iolao, compagno niente meno che di Ercole.
Non per nulla secondo le ultime teorie il nome stesso di Cagliari non avrebbe origine fenicia, come si pensava, bensì conterrebbe al suo interno una radice nuragica.
Tra gli archeologi inoltre da tempo era partita la caccia al così detto Nuraghe Bianco di Monte Urpinu, ma ancora non erano saltate fuori le prove, ne la posizione esatta delle rovine. L’ipotesi di lavoro, avvallata da due archeologi del rango di Giovanni Ugas e di Nicola Dessì, partono in realtà dalla segnalazione di un appassionato, Corrado Mascia, della pagina Facebook “I custodi della memoria“.
Bene, il Nuraghe Bianco di Cagliari sorgeva sulla cima di Monte Urpinu, lì dove si trovano ancora adesso i resti delle fortificazioni militari della Seconda Guerra Mondiale, ma anche dove, agli nel ‘700 si trovava un forte piemontese.
Perché Cagliari venne costruita strato dopo strato, ogni volta sopra le rovine delle epoche precedenti. Perché i massi e le pietre venivano ogni volta riutilizzati. Così del nuraghe cagliaritano è rimasto oggi molto poco, i suoi massi calcarei, furono riutilizzati per altre costruzioni, non per altro, vicino alla struttura c’è una vecchia cava.
Si trattava con tutta probabilità di una grande reggia nuragica con bastione quadrilobato, circondato da una cinta muraria esterna e un numero imprecisato di torri.
Così spiega l’archeologo Giovanni Ugas a L’unione Sarda:
Il nuraghe di Monte Urpinu mostra lo stesso disegno planimetrico della reggia nuragica di Su Nuraxi di Barumini, ma era più grande a giudicare dalla lunghezza della cortina muraria residua.
Al momento rimangono poche tracce murarie, che solo un occhio allenato può distinguere tra la vegetazione. E’ sempre Ugas a spiegare:
Della fortezza – alta una volta fino a 20 metri, ndr – sono oggi visibili 3 o 4 filari di un’intera cortina muraria del quadrilobato, lunga oltre 20 metri, e l’abbozzo delle curvature delle due torri adiacenti, oltre che la sommità del perimetro di una torre della cinta antemurale.
I massi calcarei, oltre ad essere stati ormai riutilizzati successivamente, sono anche molto friabili, ciò non ne favorisce certo la conservazione.
CHI CERCA TROVA: IL NURAGHE DI CAGLIARICHI CERCA TROVA: IL NURAGHE DI CAGLIARI Finalmente, con un pò di fortuna, abbiamo individuato quelli che, secondo gli esperti in materia, rappresentano i resti del Nuraghe Monte Urpinu. Lo cercavamo da tanto e nel video raccontiamo come è nata, quella che potrebbe rappresentare una (RI)scoperta degna di nota. Vi rimandiamo per maggiori dettagli all’articolo sul giornale Unione Sarda di oggi 30 gennaio con la firma di Massimiliano Rais.
Pubblicato da I Custodi della Memoria su Sabato 29 gennaio 2022
In diretta da Monte Urpinu a Cagliari. 🌲 ⛰ Quando la storia NURAGICA riaffiora attraverso i social network e il fiume della cultura potrebbe farlo riaffiorare. In tal senso ho presentato un atto in Consiglio comunale a Cagliari. Prossimamente gli aggiornamenti… I LOVE CAGLIARI ♥️💙 #polastri #marcellopolastri #sardegna #cagliari #monteurpinu #icustodidellamemoria #cagliarinuragica #nuraghecagliari #nuraghe Nuraghe Sardo – Roma Sardegna Sardinien, Sardegna, Sardinia Massimiliano Deidda RAS – Regione Autonoma della Sardegna SARDEGNA – SARDINIA Cagliari pittoresca Cagliari Sardegna Live SARDEGNA DELLE MERAVIGLIE Sardinianostra Amici e amanti della Sardegna
Pubblicato da Marcello Polastri su Domenica 30 gennaio 2022
Adesso servirebbe un’attività di studio, ricerca e magari di scavo per confermare la tesi e portare alla luce ciò che è rimasto. Personalmente penso che i fondi si troveranno velocemente.
Qualcuno – come Marcello Polastri – parla anche di una possibile ricostruzione, ma dubito si farà mai qualcosa del genere, non fa parte della cultura della tutela dei beni archeologici in Italia.
Sicuramente però, con i tempi della politica e della burocrazia, sorgerà un bel parco archeologico, a coronamento di uno dei parchi naturalistici più belli di Cagliari, già tra i simboli della città.
Copyright: nella foto copertina vedete alcuni resti delle mura del Nuraghe di Cagliari, screenshot dal video “Chi cerca trova” che trovate qui sopra.
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This post was published on 31 Gennaio 2022 10:52
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