Rifugio di Mare a Punta Giglio ad Alghero è aperto: è stato inaugurato nei giorni scorsi il Rifugio di Mare, nuovo punto di riferimento per gli escursionisti che affollano in ogni periodo dell’anno l’area di Punta Giglio nel parco di Porto Conte a nord di Alghero, nel cuore della Riviera del Corallo e del nord ovest della Sardegna (a proposito queste sono le spiagge più belle di Alghero e dintorni).
Il Rifugio di Mare e il MAPS (Museo Ambientale di Punta Giglio Sardegna) sono ospitati in una fortificazione militare della seconda guerra mondiale – l’ ex Batteria militare S.R. 413 – rimasta a lungo abbandonata, dopo importanti lavori di riqualificazione è stata riaperta.
Il rifugio si trova in uno splendido punto panoramico (magnifica la vista che si gode su Capo Caccia), immerso nel verde della natura e in armonia con l’ambiente. Ma soprattutto al centro di una fitta rete di sentieri percorribili sia a piedi che in mountain bike.
Il rifugio permette di rifocillarsi e gestire al meglio le proprie escursioni grazie a una cucina e punto bar, dove si può mangiare e bere qualcosa. Per mangiare è meglio prenotare, ma la cucina è aperta (o meglio riaprirà il 20 ottobre 2021, è stata chiusa per qualche giorno per rifornimenti vari in dispensa e in cantina).
Per dirla con le parole dei gestori: “Rifugio di Mare dedicato a viaggiatori e viandanti: una foresteria, un punto di ristoro, servizi pubblici e accessibili”.
Il consiglio è sempre quello di prenotare prima, sia per mangiare che per dormire (si potrà pernottare a partire dal prossimo weekend del 23 e 24 ottobre 2021), questi sono i contatti:
Il Parco di Porto Conte ha deliberato le tariffe per l’accesso al Maps, il museo a cielo aperto realizzato sulla falesia di Punta Giglio e collegato alla riqualificazione dell’ex Batteria militare:
Un monumento la cui ristrutturazione è sempre stata al centro di polemiche, l’ultima è quella sulle scritte fasciste, che taluni esponenti della così detta “Cancel culture” vorrebbero rimuovere per una presunta “apologia del fascismo“. Ma si tratta di un bene storico, che racconta la storia della nostra Nazione, anche dei momenti più bui, a parere di chi scrive applicarvi la “damnatio memoriae” sarebbe controproducente.
Ricordo che l’edificio è oggetto di un progetto di restauro, risanamento conservativo, rifunzionalizzazione e allestimento museale a seguito del bando “Cammini e Percorsi” indetto nel 2017 dall’Agenzia del Demanio. Intervento di riqualificazione che è stato guidato dalla cooperativa “Il Quinto Elemento“, che gestirà la struttura nei prossimi anni, in stretta collaborazione e sinergia con l’ente Parco.
Più fondate le polemiche delle associazioni ambientaliste a difesa del patrimonio naturale, ambientale e culturale del sito, anche se in questo caso è sempre difficile coniugare l’esigenza della tutela del bene, con quella di avere un ritorno economico che ne garantisca la gestione senza gravare sulle esauste casse degli enti pubblici.
Copyright: tutte le foto dalla pagina Facebook del rifugio, il video è stato invece pubblicato sul canale Youtube di Alguer.it e da li condiviso.
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This post was published on 19 Ottobre 2021 12:35
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