Scopriamo Turris Libisonis, a Porto Torres: Oggi parliamo dell’ “Antiquarium Turritanum” di Porto Torres, museo e rovine che ci narrano della storia di Turris Libisonis, l’ unica colonia romana in Sardegna (almeno secondo Plinio il Vecchio, in realtà una seconda colonia romana venne fondata dove ora si trova l’odierna Usellus), una straordinaria area archeologica, che ogni anno fa registrare ben 10 mila ingressi.
Scopriamo assieme la storia di questo sito corredata dalle foto degli Instagramers sardi che proprio lì, hanno realizzato un importante Instameet, condividendo le loro foto in tempo reale su Instagram e gli altri social network, creando così una variegata galleria di immagini destinata a promuovere, nel mondo, un’area archeologico di grande bellezza e importanza.
Turris Libisonis si sviluppò in un tratto della costa favorevole dal punto di vista geografico e ambientale, con approdi e la possibilità dell’impianto di un porto fluviale sul rio Mannu, dove pare si trovasse il nucleo originario della città – ancora oggi è presente un ponte romano lungo 135 metri su sette arcate – e deve probabilmente il suo nome alla forte presenza nuragica nell’area. Si pensi che la concentrazione di nuraghi è tra le più alte nell’isola, almeno lungo la costa e nell’immediato entroterra. In particolar modo pare vi fosse un nuraghe proprio sul Rio Mannu, come a dire che già i nuragici ne capivano e sfruttavano le potenzialità strategiche e commerciali.
La colonia quindi fu l’unica di cittadini romani in Sardegna (assieme a Usellus) e porta l’appellativo di “Iulia” e questo fa pensare a una sua fondazione al tempo di Giulio Cesare, che nel 46 a.C. soggiornò in Sardegna. L’altra ipotesi vuole la sua fondazione ad opera di Ottaviano – figlio adottivo dello stesso Giulio Cesare – , dopo la vittoria di Filippi, nel 42 a.C. Ma in questo caso l’appellativo corretto sarebbe dovuto essere “Iulia augusta“. Gli scavi dell’area archeologica hanno riportato alla luce impianti termali – in particolare le Terme Centrali databili alla fine del III secolo d.C. e denominate Palazzo di Re Barbaro, nome riconducibile, secondo la tradizione, al governatore che condannò a morte il martire Gavino – , edifici pubblici, ville, quartieri abitativi e produttivi che adesso visitabili assieme all’annesso Museo Nazionale “Antiquarium Turritanum”, suddiviso in due piani, con ampie vedute sui resti della città romana. Da non perdere la Domus di Orfeo, le Terme Maetzke, la Domus dei Mosaici e il Peristilio Pallottino, con tanti incredibili mosaici!
Instagramers Sassari:
L’incontro di sabato – EVENTO GIA’ CONCLUSOSI – è organizzato da Instagramers Sassari, community locale dell’associazione Instagramers Italia e del gruppo internazionale degli Instagramers – che in appena otto mesi dalla nascita conta oltre 1600 iscritti al canale e attraverso il quale ogni giorno vengono pubblicate foto del capoluogo e di tutta la provincia, inclusa una una scelta settimanale delle migliori foto taggate #igersassari e le “postcardfromsassari” – , con il supporto di Instagramers Sardegna e in collaborazione con il Museo Nazionale “Antiquarium Turritano” e la Soprintendenza ai Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro del MIBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali del turismo).
Il successo di Instagramers Sassari si deve all’azione della fondatrice Alessandra Polo, dei quattro local manager (Giuseppe Demuro, Cinzia Urru, Stefania Grande e Alessandro Sanna) e al coinvolgimento dei membri più attivi della community. Promuoviamo la nostra isola!
LINKS UTILI:
Porto Torres, scheda dell’area archeologica di Turris Libisonis
Guida di Turris Libisonis, Carlo Delfino editore, 121 pagine, scaricabile gratuitamente in formato pdf
Antiquarium Turritano e Colonia Iulia Turris Libisonis, come e quando visitarla
Le foto di questo articolo sono di Cinzia Urru, admin di @igers_sassari.
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This post was published on 22 Ottobre 2014 09:43
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