Green pass, ecco come funziona e come ottenerlo: il Presidente Draghi ha scelto lo strumento del DPCM per regolamentare l’utilizzo in Italia del “Green Pass“ approvato dall’ Unione Europea, che dal 1° luglio 2021 sarà lo strumento principale per muoversi fra i diversi Stati Europei (anche se non obbligatorio). Un documento però che si presta a diversi usi, tanto che in Italia è richiesto per partecipare ai matrimoni e per l’accesso alle strutture sanitarie assistenziali (RSA).
Ma andiamo con ordine, sulla Gazzetta Ufficiale n. 143 del 17 giugno 2021 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 giugno 2021 recante “Disposizioni attuative dell’articolo 9, comma 10, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52“, a sua volta recante “Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19“.
Il Decreto definisce le modalità di richiesta, rilascio, aggiornamento e revoca delle Certificazioni verdi digitali COVID-19 che faciliteranno la partecipazione ad eventi pubblici, gli spostamenti sul territorio nazionale e – dal 1° luglio – i viaggi nell’Unione Europea. Il decreto contiene tante informazioni, anche complicate e spesso tecniche, andiamo a vedere i punti più importanti per il cittadino comune, cercando di spiegarli facilmente.
Prima chiariamo una cosa “certificazioni verdi“, “certificazioni verdi COVID-19“, “EU digital covid certificate“, “Green pass“, “Green pass europeo” sono tutti sinonimi, con il nome in italiano ci si riferisce più precisamente alla documentazione rilasciata in Italia, che è pienamente e assolutamente compatibile con il “Green pass” riconosciuto a livello europeo. Anzi, dal 1° luglio 2021 la certificazione verde italiana diventerà essa stessa un Green pass.
Le certificazioni verdi COVID-19 o Green pass sono le certificazioni comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2, lo stato di avvenuta guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2, ovvero l‘effettuazione nelle 48 ore antecedenti di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus SARS-CoV-2.
La Piattaforma nazionale digital green certificate (Piattaforma nazionale-DGC) è il sistema informativo nazionale per il rilascio, la verifica e l’accettazione di certificazioni COVID-19 interoperabili a livello nazionale ed europeo.
Il “Gateway europeo” è l’architettura di interoperabilità europea, gestita dalla Commissione europea, cioè lo strumento mediante il quale possono essere subito verificate tutte le firme dei certificati europei digitali COVID, emessi dai diversi Stati membri.
Le certificazioni verdi COVID-19, rilasciate dalla Piattaforma nazionale-DGC, riportano i seguenti dati generali comuni a tutte e tre le tipologie di certificazioni:
Quindi in base al diverso tipo di certificazione verde, vengono richiesti anche i seguenti dati:
Le certificazioni verdi COVID-19 sono messe a disposizione degli interessati attraverso i seguenti strumenti digitali:
Quando la certificazione è disponibile, si riceve un messaggio via sms o via email, ai contatti comunicati al momento del vaccino o del test o del rilascio del certificato di guarigione. Il messaggio contiene un codice di autenticazione (authcode) e brevi istruzioni per recuperare la certificazione.
In alternativa alla versione digitale, i documenti potranno essere richiesti al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia, utilizzando la propria tessera sanitaria.
Tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni effettuate fino al 17 giugno 2021 saranno rese disponibili entro il 28 giugno 2021.
Ogni certificazione, sia digitale che cartacea, contiene un QR Code con le informazioni essenziali. Durante le operazioni di controllo gli operatori autorizzati (chiamati “verificatori”) scannerizzeranno il QR Code, accedendo al database della nazione dove è stato rilasciato il Green Pass. Le informazioni così raccolte sono minime e rispettano le regole sulla privacy.
Infatti se il certificato è valido, il verificatore vedrà soltanto un segno grafico sul proprio dispositivo mobile (semaforo verde) e i dati anagrafici: nome e cognome e data di nascita. Il verificatore può chiedere di mostrare anche un documento di identità in corso di validità.
Per un periodo transitorio, fino al 30 giugno 2021, le documentazioni rilasciate dalle Asl, laboratori, medici e farmacie attestanti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l‘esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore antecedenti avranno la stessa validità della Certificazione verde COVID-19 – EU digital covid certificate.
E’ messo a disposizione il portale della Piattaforma nazionale-DGC, comprensivo di sezione dedicata alle FAQ, per fornire informazioni su emissione, acquisizione, utilizzo, validita’ e verifica delle certificazioni verdi COVID-19, agli interessati e agli operatori coinvolti.Sono altresi’ messi a disposizione dell’utenza:
This post was published on 18 Giugno 2021 13:09
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