Sardegna in Zona Bianca, ecco le regole e cosa si può fare: da quando abbiamo capito che la Sardegna sarebbe rientrata prestissimo in zona bianca, abbiamo cominciato a informarci su cosa si sarebbe potuto fare in zona bianca, prima tanti rumors, poi il decreto e le FAQ del Governo, quindi il Governatore Solinas che spiegava che non sarebbe stato un liberi tutti. Vi avevamo anche dato come possibile un’ordinanza del Governatore Solinas che disciplinasse meglio le aperture in Sardegna, che è puntualmente arrivata stamane: l’ordinanza n°21 del 31 maggio 2021.
Insomma, da oggi, lunedì 31 maggio 2021, la Sardegna è ufficialmente di nuovo in zona bianca, il coprifuoco è stato davvero tolto, così come le restrizioni agli spostamenti. Le riaperture delle attività sono invece condizionate al rispetto delle regole imposte dall’ordinanza regionale. Rimangono le prescrizioni sull’uso delle mascherine, l’igienizzazione delle mani e il divieto di assembramenti persistono.
La preghiera è quella di comportarsi in maniera responsabile, va bene la gioia, ma servono ancora disciplina e autocontrollo, per fare in modo che stavolta in zona bianca ci restiamo a lungo, se non per sempre. Ecco cosa dicono le FAQ del Governo e l’ordinanza della Regione Sardegna (ve le abbiamo elencate con titoli di colori diversi: blu le prime e rosse le seconde).
In zona bianca bar, ristoranti e attività di ristorazione in genere sono aperti ed è possibile consumare cibi e bevande al loro interno, in più senza limiti orari. L’ordinanza regionale prevede però al chiuso debba essere garantito il limite di presenze contemporanee non superiore ad una persona ogni 20 metri cubi d’aria ed un tasso di ricambio dell’aria non inferiore a 0,5.
Sono ovviamente consentite senza restrizioni anche le modalità di vendita che abbiamo imparato a conoscere durante i mesi di lockdown e restrizioni più severe, come l’ asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
Ma in zona bianca ci si può spostare davvero ovunque? Con quali modalità?
Allora, a chi si trova in zona bianca sono consentiti i seguenti spostamenti:
A chi si trova in zona bianca è consentito andare a far visita a parenti o amici, restando all’interno della stessa zona, senza limiti di orario o nel numero di persone che si spostano.
Presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina. L’obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore.
Dal 31 maggio 2021 su tutto il territorio della Regione Sardegna è consentita la riapertura delle
seguenti attività, con le relative prescrizioni:
Ai fini dei limiti di presenze di cui alle precedenti lett. b), c), d) ed e) non si computano i soggetti
che dimostrino con il relativo certificato di:
In relazione alle sale da ballo e alle discoteche, si applicano le previsioni di cui all’art.5 del decreto legge 52/2021 (quindi restano chiuse), fermo restando che le attività di ristorazione e bar sono equiparate a quelle già autorizzate dalla normativa vigente.
Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non e’ possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al presente articolo, nonche’ le attivita’ che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati.
I dispositivi di protezione delle vie respiratorie (meglio conosciuti come mascherine) devono essere obbligatoriamente indossati sia quando si è all’aperto, sia quando si è al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione, fatta eccezione per i casi in cui è garantito l’isolamento continuativo da ogni persona non convivente.
L’obbligo non è previsto per:
Le mascherine non devono essere per forza certificate, si possono usare anche anche mascherine “di comunità”, monouso, lavabili, eventualmente autoprodotte, purché siano in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate a coprire il volto, dal mento fino al di sopra del naso.
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This post was published on 31 Maggio 2021 09:11
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