Reperti del Museo Lovisato a Cagliari
Squali giganti, coccodrilli e mammuth di Sardegna: Sono stati digitalizzati e sono disponibili a tutti sul web i reperti e i documenti custoditi nel museo di mineralogia “Leonard de Prunner” e di Geologia e Paleontologia “Domenico Lovisato” di proprietà dell’Università di Cagliari, in via Trentino. Si scopre così una Sardegna antica e una Cagliari come mai la si immaginerebbe, ci sono infatti le tartarughe marine e gli squali giganti di Is Mirrionis, i coccodrilli di piazza d’Armi – fossile di 11 milioni di anni fa visibile ora in 3d – , i resti di mammuth nano trovati a San Giovanni Sinis e a Gonnesa, i prolaghi – oggi estinti e dei quali si dice fossero ghiotti i nuragici -, persino dei macachi di Fluminimaggiore!
Grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Storia, beni culturali e territorio e il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari infatti, il gruppo di ricerca della Sardoa D-library, coordinato dai professori Giancarlo Nonnoi e Gian Luigi Pillola (e per le attività di digitalizzazione da Silvia Conti), ha portato alla pubblicazione digitale di migliaia di carte manoscritte e pagine a stampa, che permettono tra le altre cose di seguire, attraverso quaderni fitti di annotazioni, l’attività di mappatura del territorio compiuta da Lovisato in Sardegna nell’ottocento, ora consultabili online e disponibili in alta definizione (vi conviene navigare attraverso il motore di ricerca interno (il sito http://www.sardoa.eu/ non è più disponibile), per i non addetti ai lavori è un po complesso, navigate per categorie è più facile se non conoscete il nome scientifico di ciò che state cercando).
Lovisato fu un geologo italiano e per la precisione istriano che condusse svariate missioni scientifico-esplorative dalla Valtellina alla Patagonia, ma che legò il suo nome soprattutto allo studio delle formazioni geologiche e dei giacimenti minerari della Sardegna.Nel 1884 divenne ordinario di mineralogia e geologia nell’Università di Cagliari dove svolse per oltre un trentennio un’intensa attività didattica e scientifica, con un centinaio di pubblicazioni, in molti casi fondamentali per la conoscenza geologica della Sardegna. Alcune sue intuizioni giovanili lo hanno fatto ritenere in qualche modo un anticipatore della teoria della deriva dei continenti.
La completa digitalizzazione del fondo Lovisato è stata realizzata nell’ambito dei progetti “Il viaggio naturalistico nella Sardegna tra Sette e Ottocento: raccolta e valorizzazione dei materiali documentali attraverso la d-library Sardoa – la Sardegna e le scienze www.sardoa.eu” e “Le mappe del sapere.Scienza, formazione e società in Sardegna tra Sei e Settecento, studio ricostruzione e valorizzazione delle fonti“, cofinanziati rispettivamente dalla Provincia di Cagliari e dalla Regione Sardegna. Progetto importante visto che questi due musei sono, di norma, chiusi al pubblico.
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N.B.: Tutte le foto che vedete vengono dalla digitalizzazione del Museo Lovisato di Cagliari. Inoltre nell’immagine ad inizio articolo ho accostato il calco di una zampa di Mammuth nano a un dente di Squalo (Carcharodon megalodon, noto anche come Megalodonte che viene dal greco per “dente grande“, era uno squalo lungo probabilmente fino a 18 metri), le proporzioni risultano evidentemente falsate, consultate gli originali sul sito del Museo.
This post was published on 15 Ottobre 2014 10:11
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