Legge Casa Regione Sardegna: Vi parlavo ieri della nuova legge sulla casa varata nella giornata regionale dalla Giunta Pigliaru, un ddl dal titolo “Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia” che mira a fornire un quadro chiaro di riferimento anche per gli anni a venire eliminando nel contempo la legislazione straordinaria.
Lo scopo è quello di preservare il nostro territorio – tanto che viene cancellato anche l’atto preliminare del ppr voluto da Cappellacci per tornare a quello integrale (e secondo alcuni troppo integralista di Soru) – e di puntare più sulla riqualificazione dell’esistente piuttosto che sulle nuove costruzioni, in quest’ottica il nuovo provvedimento supera anche il vecchio Piano Casa della Sardegna, che pure aveva permesso qualcosa come 40 mila interventi per un investimento di oltre 700 milioni di euro nel settore dell’edilizia, circa il 2% del Pil regionale. Scelte molto restrittive devo dire, ma importanti per la conservazione e salvaguardia di un territorio la cui devastazione e consumo selvaggio provoca ormai, con una scadenza periodica e ravvicinata, continue inondazioni, spesso purtroppo con vittime (vedi anche Genova proprio questi giorni a livello nazionale).
In particolare niente più nuovi volumi nei centri storici e nella fascia dei 300 metri, eccezion fatta per gli alberghi, che potranno aumentare i volumi di un massimo del 20% ma solo per dotarsi di nuovi servizi e non di nuove camere e posti letto. Inoltre una norma anti speculazione prevede un tetto massimo dei volumi ampliabili tra i 90 e i 120 mc. E mentre cominciano le polemiche, sia sulla sostanza che sul metodo – come la scelta di inserire il Piano Casa in un disegno di legge più complesso, che richiederà tempi lunghi per l’esame, mentre il 29 novembre scadono i termini del piano casa stesso e da tale data non si potranno più presentare i progetti o dichiarazioni di inizio attività per opere minori – , ecco cosa cambierà per i sardi e non che vorranno costruire o ristrutturare una casa nella nostra terra secondo le notizie di stampa (in particolare l’Ansa.it e Tiscali.it):
Casa:
Hotel:
Zona Agricola:
Vecchie lottizzazioni:
Si noti anche la volontà di premiare quei comuni che hanno recepito le direttive sulle zone agricole e adeguato il piano particolareggiato al Piano paesaggistico regionale. Secondo i dati del Pd infatti, sarebbero solo 8 i “Piani urbanistici comunali” adeguati nel precedente mandato, ai quali debbono aggiungersi i 10 adeguati durante la giunta Pigliaru. Ben 150, invece, i Puc in corso di adeguamento.
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photo credit: blog100days via photopin cc
This post was published on 12 Ottobre 2014 09:38
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