Passaporto vaccinale europeo attivo da giugno 2021? Avevamo promesso di aggiornarvi sull’ “EU Green Pass“, o “Digital Green Certificate“, o “Certificato verde digitale ” in italiano, in parole povere il passaporto vaccinale europeo che verrà adottato per muoversi tra i diverti stati dell’Unione Europea con tutta probabilità dal prossimo giugno 2021.
La decisione è stata presa dal Parlamento Europeo, a 10 giorni dall’annuncio dello scorso 17 marzo infatti, la grande maggioranza dei deputati ha approvato la procedura d’urgenza per la creazione del Certificato verde digitale, anche se il voto definitivo è atteso entro la fine di aprile.
Adesso saranno necessari i tempi tecnici e burocratici per far partire effettivamente il documento, con particolare attenzione alle delicate norme sulla privacy, che potrebbe far ripartire in sicurezza il turismo all’interno dell’ Unione Europea sin dalla prossima estate, quanto la campagna vaccinale nel continente europeo dovrebbe essere ormai avanzata.
All’interno del Parlamento Europeo si sta sviluppando una forte la dialettica sulla necessità di non discriminare chi non abbia effettuato il vaccino (talvolta non è possibile vaccinarsi per questione di salute, quindi non sempre è una libera scelta).
Il passaporto vaccinale europeo in realtà non attesterà solo l’avvenuta vaccinazione del viaggiatore, ma conterrà i dati di chi:
Si tratterà di una certificazione digitale o cartacea che si baserà su un codice QR contenente una firma digitale per evitare facili falsificazioni. Ogni ente emittente infatti – ad esempio ospedali, laboratori autorizzati e centri di vaccinazione e/o dove si effettuano test – avrà la propria chiave di firma digitale. Il che fa capire che un minimo di organizzazione sarà necessaria per mettersi in linea. Trovate qui maggiori dettagli tecnici sul nascente passaporto vaccinale europeo. Trovate invece qui la documentazione completa sul nascente passaporto vaccinale europeo sul sito ufficiale dell’ UE.
Da annotare come il commissario per la giustizia Didier Reynders abbia indicato come il “certificato verde digitale” non costituirà un prerequisito alla libera circolazione e non discriminerà in alcun modo. Dovrebbe essere insomma uno strumento per facilitare e velocizzare gli spostamenti, senza impedirli a chi non ne sarà in possesso. Questi ultimi però, quelli senza passaporto vaccinale europeo, per muoversi dovranno sopportare ulteriori lunghezze burocratiche. Vedremo se sarà davvero così, vi terremo aggiornati.
Riteniamo probabile e verosimile che, una volta che il passaporto digitale europeo sarà partito, anche la Regione Sardegna ne chiederà l’attivazione per i collegamenti di andata e ritorno non solo con il continente europeo, ma anche con la penisola italiana. Ma questa è solo una nostra personale speculazione e non si basa su alcuna fonte o rumor, meno che mai politico.
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This post was published on 27 Marzo 2021 13:10
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