Se hai programmato una vacanza in Sardegna sei una persona estremamente fortunata perché dei posti così meritano di essere visitati almeno una volta nella vita. Sicuramente avrai sentito parlare del cibo, del mare cristallino e dell’accoglienza strepitosa, ma questa è solo una piccola parte di ciò che ti aspetta. Perciò se hai un buon occhio ed un buon smartphone, ti suggeriamo di immortalare i momenti ed i posti più significativi grazie ai nostri consigli.
In questo modo porterai sempre la Sardegna con te e lo farai in un modo interessante ed emozionante anche per le persone a te care. Anziché mostrare le solite fotografie della vacanza potrai realizzare un mini-video ricordo che, con l’aiuto delle giuste inquadrature e colonne sonore, si trasformerà in un ricordo prezioso ed unico.
Il primo consiglio che ti vogliamo dare è quello di riprendere sempre con lo smartphone in orizzontale, ovvero disposto sul lato più lungo anche se non è sempre detto. Per la precisione il formato panoramico richiede l’orientamento orizzontale che, per la visione su smartphone è sempre la miglior scelta.
A dire il vero, non essendoci una risposta univoca circa il giusto orientamento dello smartphone, ti suggeriamo di usare sempre lo stesso per tutte le clip. In questo modo avrai meno problemi quando dovrai montare ed editare i vari video che hai girato per dare vita al filmino-ricordo delle tue vacanze in Sardegna.
Per cogliere al meglio l’anima sarda e lo spirito isolano dovrai sviluppare un occhio attento, cercando di immortalare luoghi e personaggi simbolo della Sardegna. Cosa significa? Che oltre il mare cristallino e le spiagge paradisiache ci sono tanti altri dettagli visivi che ti faranno sgranare gli occhi.
Per esempio noterai che non ci sono autostrade ma soltanto congiunzioni a due o al massimo quattro corsie che si stagliano nel mezzo delle colline dell’entroterra. In queste zone passerai davanti a scenari naturali incredibili, che richiamano i colori e i profumi tipicamente mediterranei con piante “strane”, che sicuramente non hai mai visto dal vivo. La terra è di colore chiaro e spesso sabbiosa, mentre il verde della macchia mediterranea si alterna alle tonalità tipiche di ambienti miti e aridi. Non mancano grandi monumenti naturali, come i tacchi d’Ogliastra o i resti dei camini e delle eruzioni di vulcani estintisi centinaia di migliaia di anni fa.
Insomma, dalle costosissime barche e auto extra-lusso alle persone che vestono in abiti tradizionali. Questa è la Sardegna, un mix composito di storia, natura e moda internazionale della quale non ti stancherai mai. Anche l’architettura risente di tratti introvabili altrove in Italia, dalle costruzioni più antiche, come i nuraghi dell’età del bronzo e i castelli medievali, ai paesi in “ladiri” (mattoni di fango) del Campidano, alle case in pietra delle zone dell’interno, senza dimenticare i borghi sul mare. Per cui non dimenticare di riprendere viste panoramiche come quella di Castelsardo, visto direttamente dalla strada principale di accesso.
Un bel video non deve annoiare mai, per cui presta attenzione alle durate e alle transizioni di passaggio da una scena all’altra. Cerca di eliminare il superfluo ma non dedicarti solo alla creatività. Difatti dovresti considerare l’utilizzo di software come Movavi per imparare come cambiare formato video, soprattutto se volessi editarlo su programmi che richiedono specifiche estensioni. Quindi dovrai imparare come cambiare estensione video, ovvero come modificare formato video all’occorrenza.
Magari questa funzione potrà servirti per uniformare i diversi video che hai girato della tua vacanza senza prestare attenzione alle impostazioni della fotocamera. Quindi ricorda che sarebbe preferibile utilizzare formati omogenei tra loro, in modo tale da avere meno problemi in fase di montaggio. In ogni caso pensa anche a goderti la vacanza e a vivere questa esperienza al massimo perché sarà indimenticabile e la conserverai per sempre tra i tuoi più piacevoli ricordi.
Oltre alle riprese dovrai inserire una o più basi musicali tipiche e la Sardegna ha molto da offrire in questo senso. Difatti la musica sarda tradizionale è uno dei maggiori caratteri distintivi della cultura locale. Questa spazia tra i più tradizionali cantu a tenore al cantu a chiterra o al canto monodico. Poi potresti ascoltare i canti sacri dei gosos oppure andare in tempi più recenti e prendere in prestito composizioni dal repertorio delle canzoni sarde più amate anche fuori i confini dell’isola.
Tra queste c’è Diosa, meglio nota come “Non potho reposare”, un romantico valzer inglese di ispirazione folkloristica di inizio ‘900 che è entrato a far parte della cultura sarda. L’ultima grande interpretazione di questo pezzo è dell’amatissimo Parodi, scomparso a causa di un brutto male che ha lasciato i fan attoniti e inconsolabili. Si tratta di una canzone di amore puro che, molto spesso, i sardi dedicano anche alla loro amatissima isola.
This post was published on 19 Febbraio 2021 09:48
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