ICity Rank 2020, Cagliari al nono posto, prima città del mezzogiorno d’Italia: vi abbiamo spesso descritto Cagliari come una città di provincia di medie dimensioni, con un’impronta dal sapore europeo e decisamente vivibile.
Adesso cominciano ad arrivare anche i riconoscimenti, come il nono posto nella classifica sulla qualità della vita del Il Sole 24 Ore, il titolo di città dell’anno da parte del Gambero Rosso e adesso il nono posto anche ICity Rank 2020 di FPA.
ICity Rank è un indice sviluppato da FPA che, grazie a una serie di indicatori – accessibilità online dei servizi pubblici, disponibilità di app di pubblica utilità, adozione delle piattaforme digitali, utilizzo dei social media, rilascio degli open data, trasparenza, implementazione di reti wifi pubbliche e tecnologie di rete intelligenti -, fotografa la trasformazione digitale in atto nelle città italiane. Insomma, riassumendo e semplificando, ci dice quali sono le città più digitali d’Italia.
Non c’è dubbio che l’emergenza Covid19 abbia agito come fattore di accelerazione sulla digitalizzazione delle città, che tra lockdown e smartworking hanno dovuto trovare nuove soluzione informatiche e digitali all’avanguardia.
A dominare la classifica sono le città metropolitane e del Nord le più avanzate, unica città del sud Italia in Top 10 è proprio Cagliari, seguita a debita distanza da Palermo (13°), Lecce (17°) e Bari (20°).
Si noti di come si tratti di realtà più dotate in termini di risorse finanziarie e di competenze da un lato e che hanno offerto meno resistenza dal punto di vista organizzativo e culturale dall’altro.
A preoccupare semmai sono le altre città isolane, con Carbonia e Nuoro ad esempio, che compaiono tra le ultime 8 città d’Italia, quelle con “ritardi critici” nella digitalizzazione dei processi amministrativi.
Preziose anche le parole di Alessandro Guarracino, Assessore dell’innovazione tecnologica, ambiente e politiche del mare del Comune di Cagliari:
La transizione digitale è l’obiettivo, ma dobbiamo fare attenzione anche alle problematiche sociali che possono nascere da un cambiamento troppo veloce.
Impossibile dargli torto, basti vedere quante persone hanno problemi con personal computer, smartphone, carte di pagamento elettroniche, SPID e via dicendo. E no, non si tratta solo anziani.
This post was published on 17 Dicembre 2020 18:29
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