Ambiente

Arzachena, sui terreni confiscati alla mafia nasce il parco fluviale Saloni – Lu Mulinu

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Arzachena, sui terreni confiscati alla mafia nasce il parco fluviale Saloni – Lu Mulinu: le grandi organizzazioni criminali in Sardegna non hanno mai attecchito, anche per una certa resistenza culturale dei sardi alla mafia (e non lo dico io, che non sono nessuno, lo disse 4 anni fa il procuratore generale Roberto Saieva a Cagliari). Allo stesso tempo la mafia ha sempre visto la Sardegna più come un luogo nel quale riciclare i proventi dei propri traffici illeciti, tanto che negli anni sono stati numerosi i sequestri di beni, proprietà e ville in mano ad esponenti e clan mafiosi.

E allora ecco che su alcuni dei terreni sequestrati alla mafia in territorio di Arzachena sta per essere creato un grande parco pubblico, che permetterà di collegare il centro storico alla frazione di Cannigione sia a piedi, che in bici, che persino che in canoa: è il Parco fluviale Saloni – Lu Mulinu – Arzachena.

Approvato il progetto per il parco fluviale Saloni – Lu Mulinu ad Arzachena:

La giunta comunale di Arzachena infatti, dopo un anno di studio ed elaborazione, ha approvato il progetto preliminare per la realizzazione del Parco fluviale Saloni – Lu Mulinu – Arzachena. Un progetto che mira a creare una connessione tra zona costiera ed entroterra, ad ampliare e differenziare l’offerta turistica in un’ottica di sostenibilità ambientale, a offrire nuovi spazi verdi e opportunità di svago a contatto con la natura ai cittadini. Un progetto di gestione, mobilità e vivibilità del territorio che personalmente mi ricorda molto il Nord Europa.

L’intervento ha un valore di 5 milioni e mezzo di euro, per un investimento dal grande valore ambientale, culturale e turistico, come spiega il Sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda:

L’obiettivo principale è creare un meccanismo virtuoso che connetta il centro urbano alla costa lungo 13 chilometri totalmente percorribili a piedi e in acqua su canoa, mettendo in risalto risorse naturali e bellezze paesaggistiche su cui, finora, non si è mai investito in modo organico.

Ancora maggiori dettagli vengono offerti dal delegato all’ambiente Michele Occhioni: 

L’intento è quello valorizzare il tratto del rio San Giovanni e l’area fluviale circostante per offrire a cittadini e visitatori un ambiente funzionale che coniughi spazi verdi e aree attrezzate per lo svago, il relax e le attività sportive tra cui bici, canoa, kajak o trekking.

Come detto il progetto integra i 5 ettari di terreno confiscati alla mafia situati alla foce del fiume a Cannigione e prevede il recupero di un vecchio mulino in pietra che verrà trasformato in un centro di documentazione e comunicazione multimediale dedicato alle attività di sensibilizzazione ambientale e alla tutela della biodiversità.

Un progetto che renderà questo percorso una delle cose da fare per chi viene in vacanza ad Arzachena.

Arzachena sempre più green:

Ma non solo, proseguono anche le procedure amministrative per la creazione del percorso naturalistico Capizzal di Ponti – Li Conchi: in questo caso si tratta un sentiero in 9 tappe che costeggia il centro urbano sul lato est e offre la possibilità di ammirare rocce monumentali, fauna e flora locale con collegamenti ad aree relax-picnic, punti informativi e segnaletica diretta al centro storico. I questo caso i lavori dovrebbero partire già il prossimo anno.

Insomma, non solo mare, non solo spiagge e Costa Smeralda ad Arzachena.

This post was published on 26 Ottobre 2020 12:20

Pubblicato da
Daniele Puddu
Tags: Arzachena

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