Orionidi, domani il picco delle stelle cadenti d’ottobre: in pochi ancora lo sanno ma anche in ottobre è possibile assistere al sempre emozionante spettacolo delle stelle cadenti. Accade prevalentemente tra il 16 e il 23 ottobre, con il picco del fenomeno delle “Orionidi” atteso proprio per queste notti.
Particolarmente interessante è la notte tra il 21 e il 22 ottobre 2020, quando si dovrebbe avere un picco di ben oltre 20/25 meteore.
Meglio ancora se poco dopo mezzanotte, quando la costellazione di Orione sarà più alta in cielo la luna sarà ormai tramontata (che tramonterà alle ore 22,03), che essendo al primo quarto peraltro, è poco luminosa (luminosità stimata al 22,7% a mezzanotte).
Le Orionidi, che così come le Perseadi, devono il proprio nome al radiante dal quale provengono, insomma dalla costellazione da cercare per massimizzare la speranza di osservarne almeno una.
In questo caso quindi lo sguardo va rivolto verso la costellazione di Orione, molto facile da individuare, specie nel cuore della notte, quando sarà più alta. Più alta si fa per dire, in questo periodo dell’anno infatti rimarrà bassa sull’orizzonte in direzione est.
Molto curiosa è semmai l’origine delle Orionidi, si tratta infatti dei detriti della cometa di Halley che entrano nell’atmosfera terrestre incendiandosi. La cometa di Halley è molto famosa, è infatti una delle più brillanti comete osservabili e passa nei pressi del nostro pianeta ogni 75/76 anni. Insomma, è molto probabile che tutti l’abbiamo vista passare, mentre i più giovani dovranno attendere ancora 40 anni! L’ultima volta infatti è passata nel 1986, mentre il prossimo appuntamento è previsto per il 2061.
Un’altra curiosità sull’osservazione delle Orionidi è data dal fatto che è molto più visibile nell’emisfero australe. Lo sciame infatti, tocca punte di 20 meteoriti durante il picco di attività nell’emisfero settentrionale, e di 50 in quello meridionale.
I frammenti rilasciati dalla cometa di Halley sono così tanti da essere in grado di dare origine a due diversi sciami meteorici: le Orionidi in ottobre, delle quali stiamo parlando in questo articolo, e le Eta Aquaridi a inizio maggio (la mancanza della c in Eta Aquaridi non è un errore, deve infatti il proprio nome alla costellazione dell’acquario, Aquarius in latino).
Insomma, preparate un desiderio da esprimere!
Ecco gli altri fenomeni celesti osservabili nel mese di ottobre 2020 dall’Italia.
This post was published on 20 Ottobre 2020 11:10
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