E’ stato varato dal Governo Italiano un nuovo decreto-legge per la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID.
Il testo proroga lo stato d’emergenza al 31 gennaio 2021, che da al governo la possibilità di adottare misure volte a contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus SARS-CoV-2.
Numerose le modifiche alle norme già in vigore, specie per quanto riguarda le mascherine, vediamole assieme, intanto il premier Conte ha voluto porre l’accento sull’attenzione da riporre nelle nostre case, teniamole bene in mente:
Abbiamo una rigorosa raccomandazione anche per le case private: anche in famiglia dobbiamo stare attenti. Se riceviamo amici e parenti stiamo attenti e manteniamo le distanze. Sono le situazioni in cui più si diffonde il contagio
Arriva l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, e si ampliano le circostanze che prevedono l’obbligo di indossarli. Dalla data di entrata in vigore del decreto-legge (il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale), i dispositivi di protezione individuale dovranno essere indossati non solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, ma più in generale nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e anche in tutti i luoghi all’aperto.
Le multe vanno da 400 a 1000 euro. Per i gestori dei locali che non fanno rispettare le regole, è prevista la possibilità di chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni.
Si fa eccezione a tali obblighi, sia in luogo chiuso che all’aperto, nei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
Insomma, se siamo sicuri di non incrociare altre persone non conviventi possiamo non utilizzare la mascherina, altrimenti è obbligatori sia all’aperto che al chiuso.
Sono inoltre fatti salvi i protocolli e linee-guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali.
Per capirci, nei luoghi di lavoro continuano ad applicarsi le vigenti regole di sicurezza.
Le regioni, nei limiti delle proprie competenze regionali e di quanto previsto dal decreto-legge n. 33 del 2020, possono introdurre temporaneamente misure maggiormente restrittive, ovvero, nei soli casi e nel rispetto dei criteri previsti dai dpcm, anche ampliative, d’intesa con il Ministro della salute. Insomma, non di testa propria.
Usare la mascherina per evitare un nuovo lockdown:
L’uso della mascherina è obbligatorio sempre, in ogni circostanza. Sia al chiuso che all’aperto. Tranne quando ci si trova in perfetta solitudine (o solo fra conviventi, ndr).
E ancora:
Noi valutiamo quotidianamente il quadro epidemiologico e cercheremo in ogni modo di evitare un’altra chiusura totale, perché ogni lockdown ha un costo. Ma nessuno può avere certezze assolute su cosa succederà, dipende anzitutto dal comportamento delle persone. Per questo ribadiamo la necessità di rispettare le norme di precauzione: lavaggio delle mani, evitare assembramenti, e poi l’uso delle mascherine.
Più chiaro di così… faccio notare il gran numero di controlli che nell’ultima settimana è stato effettuato in Sardegna, con le decine e decine di multe, a chi è stato trovato senza mascherina, minorenni inclusi. Disposta anche la chiusura di alcuni locali non dove non si seguivano le regole anti- contagio.
E’ prevedibile che i controlli aumentino ancora nelle prossime settimane.
This post was published on 7 Ottobre 2020 19:27
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