Turismo

Paesaggio Sardo nella lista Unesco, presentata l’istanza!

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La Sardegna come l’Egitto dei Faraoni, presentata l’istanza per il riconoscimento dell’ UNESCO: qualche settimana fa aveva fatto scalpore, anche a livello nazionale, la notizia che la Sardegna sia statisticamente la Regione Italiana con più aree e parchi archeologici, nella nazione con più monumenti, testimonianze del passato e luoghi della cultura al mondo. D’altronde il calcolo è facile da fare, almeno 8 mila nuraghi e 2400 domus de Janas, più chiese, castelli, torri costiere, archeologia industriale chi più ne ha più ne metta. Si tratta di un immenso museo all’aperto.

La Sardegna verso l’Unesco:

E allora ecco che l’associazione “La Sardegna verso l’Unesco” ha presentato l’omonima istanza, affinchè il paesaggio sardo venga riconosciuto nella lista UNESCO, quindi tutelato e valorizzato. D’altronde, spiegano i promotori a L’Unione Sarda, la presenza di circa 8mila nuraghi risalenti a 3500 anni fa, ha un potenziale di attrattività comparabile all’Egitto dei Faraoni.

Lo scopo è quello di far conoscere meglio la nostra isola nel mondo e generare una domanda culturale che permetta alla nostra isola di poter vivere di turismo 365 giorni l’anno, disancorandosi dall’attrativa mare.

Insomma far capire – aggiungiamo noi – che la Sardegna è paragonabile a una grande città d’arte, con un potere attrattivo pari a Firenze o Venezia, quindi visitabile in ogni periodo dell’anno. Ciò dovrebbe permettere di avere entrate derivanti dal turismo almeno pari alla media italiana dicono i promotori dell’istanza. Sebbene la Sardegna abbia la nomea di isola che vive di turismo infatti, la quota parte di PIL regionale derivante dal settore turistico è piuttosto bassa, almeno in relazione al suo potenziale, e si aggira attorno al 13% (incluso l’indotto). Pensiamo che invece nelle vicine Baleari si sale fino al 40%, malgrado un potenziale decisamente minore.

Un’iniziativa molto sentita, si pensi che finora oltre 200 sindaci sardi, sa prescindere dal colore politico di appartenenza, hanno aderito all’iniziativa, sostenuta anche dalla Regione Sardegna.

Il riconoscimento dell’UNESCO, qualora dovesse arrivare, darebbe certo una grande spinta, ma non sarebbe sufficiente senza adeguata politiche di sostegno. Si pensi ad esempio al “Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna“, che ha causa della perenne inazione ha perso il riconoscimento dell’Unesco.

Copyright: nella foto copertina il corridoio coperto dentro la reggia nuragica di Santu Antine a Torralba, la foto è nostra.

This post was published on 6 Ottobre 2020 12:42

Pubblicato da
Daniele Puddu
Tags: UNESCO

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