E’ di ieri la profezia di Anthony Fauci, il super esperto anti-Covid statunitense, che prevede che il COVID-19 sarà sconfitto solo a Natale 2021, ma che per debellarlo nel mondo ci vorranno ben 4 anni. Fauci, occorre dirlo non va d’accordo con il Presidente Trump, perché considerato eccessivamente allarmista da quest’ultimo.
Il fatto è che si comincia a percepire che questa del Covid non sarà una passeggiata, ma che dovremmo cambiare probabilmente le nostre abitudini a lungo, con il settore dei viaggi che rimane tra quelli più svantaggiati.
Le prenotazioni per l’autunno stanno infatti andando malissimo, da Ryanair a Lufthansa si prevede di fermare molti più aerei ed equipaggi del previsto, specie dopo la recrudescenza dei contagi in quasi tutta Europa.
Ryanair ad esempio, ridurrà di un altro 20% l’offerta rispetto ai tagli inizialmente previsti sul proprio network europeo, utilizzando infine solo il 40% degli aerei previsti rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Insomma, verrà utilizzata meno della metà della propria capacità.
Lo scopo è quello di mantenere il tasso di riempimento dei velivoli a livelli accettabili, unico modo normalmente per generare profitti, ma che in questo caso serve solo per limitare le perdite della compagnia low cost irlandese.
Tanta infatti l’incertezza, anche a causa dei continui cambiamenti effettuati dai singoli Stati, che modificano le modalità d’accesso ai passeggeri dalle altre nazioni in base ai mutamenti nell’andamento dell’epidemia.
Ryanair parla espressamente dei periodi di quarantena richiesti da alcuni Stati, ma noi, nel nostro piccolo, possiamo pensare al pasticcio del test negativo al Covid previsto in Sardegna e poi sospeso dal TAR.
Così nel comunicato stampa rilasciato dalla compagnia:
Siamo dispiaciuti di dover ridurre la nostra capacità di ottobre dal 50% del 2019 al 40%. Tuttavia, poiché la fiducia dei viaggiatori è messa in discussione dalla cattiva gestione da parte di alcuni governi europei (in particolare quello irlandese) delle politiche di viaggio legate al Covid, molti clienti Ryanair non possono viaggiare per affari o per motivi familiari urgenti senza essere sottoposti a quarantene discontinue di 14 giorni.
Sebbene sia ancora troppo presto per prendere le decisioni finali sul nostro operativo invernale (da novembre a marzo), se i trend attuali e la cattiva gestione del ritorno ai viaggi aerei e della normale attività economica da parte di alcuni governi europei in particolare quello irlandese continuano, allora potrebbero essere necessari tagli di capacità simili in tutto il periodo invernale.
Programmare così diventa difficile, un viaggio per noi, la propria attività per i vettori.
This post was published on 21 Settembre 2020 10:58
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