Economia

Parco Eolico Offshore in arrivo lungo le coste del Sulcis-Iglesiente!

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Parco Eolico Offshore in arrivo lungo le coste del Sulcis-Iglesiente: quando lessi per la prima volta di questo progetto su il Sole 24 Ore, mi colpì l’insistenza, a partire dal titolo con la quale si parlava di “binocoli“. Evidente il tentativo di rassicurare subito circa l’impatto ambientale del primo parco eolico galleggiante della Sardegna, che dovrebbe nascere lungo le coste da alto pregio naturalistico del Sulcis: 42 turbine eoliche montate a riva e poi posizionate a 35 chilometri dalla costa, lì dove il vento spira senza ostacoli.

Un grandioso parco eolico galleggiante al largo del Sulcis:

Un parco offshore galleggiante (Floating Offshore Wind Farm – FOWF) che prevede 42 turbine eoliche galleggianti ad asse orizzontale da 12 MW ciascuna, con una potenza elettrica totale di 504 MW, capace di alimentare 650mila utenze, per un investimento per i proponenti di Ichnusa Wind Power di ben 1,4 miliardi di euro e da realizzarsi in 3 anni.

Si attende il via libera dei ministeri competenti, ma i Comuni della zonaArbus, Buggerru, Carloforte, Fluminimaggiore, Gonnesa, Iglesias e Portoscusosono stati sostanzialmente bypassati, tanto che in questo momento si stanno riunendo a Cagliari. Così in una nota stampa diramata ieri:

È assolutamente irrituale la richiesta di una valutazione esclusivamente consultiva da fornire entro pochissimi giorni, procedura che renderebbe impossibile coinvolgere le comunità locali e approfondire da un punto di vista scientifico, tecnico e politico una questione che potrebbe avere conseguenze devastanti.

La paura è quella dell’impatto ambientale delle turbine lungo una delle coste più belle d’Italia. Secondo la società le pale eoliche galleggianti permettono di coniugare l’esigenza di tutelare le coste, preservare i fondali marini con quella di produrre energia rinnovabile spostandosi dove il vento è più forte. Sempre secondo la società proponente l’impatto visivo sarà sostanzialmente impercettibile ad occhio nudo dalla terraferma, anzi serviranno i binocoli per osservarlo.

Il progetto sarà anche positivo dal punto di vista ambientale e con un impatto minimale da quello paesaggistico, ma quando si va troppo veloci e non si ascoltano i territori, qualche retro pensiero e qualche dubbio vengono sempre. Cosa ne pensate?

Copyright: la foto copertina (di A_Different_Perspective via Pixabay ) è meramente indicativa, le pale eoliche saranno più lontane dalla costa rispetto a quelle che vedete.

This post was published on 4 Agosto 2020 11:30

Pubblicato da
Daniele Puddu

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