Spiaggia del Cavaliere chiusa al pubblico (Isola di Budelli): non solo la “spiaggia rosa“, l’isola di Budelli chiude un’altra delle sue perle: la spiaggia del Cavaliere. La colpa anche in questo caso è del fortissimo carico antropico, che sta letteralmente cancellando la spiaggia. La chiusura però non è integrale, un parte più piccola della spiaggia rimane aperta. Ma andiamo con ordine:
L’isola di Budelli fa parte del Parco Nazionale di La Maddalena ed è stato proprio l’Ente Parco, due giorni fa, il 27 luglio 2020, a emanare l’ordinanza che stabilisce il divieto di accesso fino al 30 settembre 2020 alla maggior parte della “Spiaggia del Cavaliere” sull’ “isola di Budelli“.
Per la precisione l’ordinanza prevede il divieto di accesso e il divieto di sbarco a tutte le imbarcazioni in rada.
A preoccupare è il fenomeno erosivo, come testimoniato da diversi studi scientifici, secondo quello dell’Università dei Cagliari ad esempio, datato 2019, la spiaggia del Cavaliere risulta essere uno dei arenili più in sofferenza nell’arcipelago a causa di un eccessivo carico di bagnanti che ha comportato negli anni l’asportazione involontaria di cospicue quantità di sabbia (che in realtà incide per il 10% del fenomeno erosivo). Pensate che in soli 25 anni la spiaggia si è dimezzata.
Come detto la chiusura non è integrale, il tratto di arenile meglio conservatosi – 50 metri sui 200 totali della spiaggia – rimarrà accessibile e fruibile, ma in modo regolamentato. Così spiega l’Ente Parco in un comunicato diffuso sui social:
L’accesso nella fascia oraria 10.30 – 16.00 sarà consentito ai diportisti residenti e nativi del comune di La Maddalena e alle attività economiche di traffico passeggeri. Per tutte le altre categorie di utenti, sarà possibile accedere alla parte libera della spiaggia nelle altre fasce orarie.
Consentita a tutti la balneazione invece nello specchio acqueo di fronte alla spiaggia, insomma ci si potrà tuffare dalla barca per farsi una bella nuotata,
Che non si possa prelevare la sabbia per ricordo o altro fine spero che ormai sia chiaro a tutti, altre misure però sono state prese per limitare il più possibile l’asportazione involontaria di materiale sabbioso, persino più severe di quelle prese con il regolamento a La Pelosa di Stintino:
Insomma è il tentativo di salvaguardare la spiaggia senza troppo le attività turistiche in una stagione turistica difficile, dato il forte calo di arrivi a presenze a causa del Covid-19.
Copyright: la foto copertina viene dal comunicato stampa diffuso dall’Ente Parco sulla sua pagina Facebook.
This post was published on 29 Luglio 2020 10:12
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