Gremanu a Fonni: Alle pendici del passo di Caravai, a circa 1000 metri di altitudine, nella splendida vallata di Pratobello, in territorio di Fonni si trova una delle aree archeologiche più belle e interessanti della Sardegna, quella di Gremanu. All’interno di un fitto bosco di roverella, si trova infatti l’ unico acquedotto di età nuragica al momento noto in tutta la Sardegna, per un’area cultuale di grande interesse, estesa per la bellezza di sette ettari, nella quale le acque sorgive venivano canalizzate e convogliate attraverso una canaletta verso un primo pozzo circolare a monte – inclusa una vasca per le abluzioni rituali realizzata con blocchi in basalto – , dal quale partiva il sistema di canalizzazione a servizio del villaggio di cento capanne e del santuario più a valle.
Si trattava quindi di un vero e proprio Santuario dedicato al culto della acque, la parte a valle è delimitata da un recinto rettangolare lungo circa 70 metri, al quale è stata addossata un’area dalla forma semicircolare che ospitava delle panchine, mentre le due capanne successive avevano la funzione di “filtro” e di accesso all’area sacra vera e propria costituita da un grande tempio circolare, il tempio rettangolare o a megaron – tipo di costruzione assai rara in Sardegna – e il tempio semicircolare costruito in conci di granito locale e dal diametro di nove metri.
Il tempio circolare è forse la struttura assai particolare la vedete qui sotto, la pavimentazione assai accurata è in lastre di granito e scisto perfettamente aderenti tra loro, mentre un muro trasversale che divide l’area destinata alle attività fusorie da quella dotata di banconi-sedili.
Dal canale Youtube di Gabriele Doppiu, musiche di Enzo Favata.
Non lontano si trova anche un complesso di quattro tombe di giganti disposte ad anfiteatro e rivolte verso il sole nascente, scavate da Giovanni Lilliu negli anni ’80. Sono tutte tombe molto interessanti vuoi perché sono presenti decorazioni come grandi coppelle e motivi magico-religiosi – quali cerchi concentrici e losanghe incisi in alcuni dei questi lastroni – , probabilmente simboli fertilistici, mentre alcuni vi riconoscono persino la rappresentazione della costellazione delle Pleiadi, che compare nel cielo a cielo verso la fine di ottobre, proprio in occasione della festa dei morti; vuoi per le dimensioni monumentali di una di esse, la cui camera funeraria è lunga circa 20 metri, con un’ampia esedra sulla fronte provvista di banconi-sedili; vuoi per la grande esedra circolare della tomba numero due, i cui due bracci si allungano fino ad unirsi, cosa assai rara; mentre la quarta tomba deve ancora venir esplorata.
L’intero parco archeologico è stato presentato al grande pubblico nel settembre 2014 con una bella manifestazione chiamata Archeo Fonni, che si replica anche domenica 4 settembre 2016, scopri adesso il programma completo!
Segui questo blog su Facebook, Twitter e Google+!
LINKS UTILI:
Fonni, il Santuario di Gremanu spiegato su Sardegna Cultura
This post was published on 2 Settembre 2014 11:31
Non tutti i cittadini versano la stessa percentuale di tasse rispetto ai guadagni. In alcune…
I pedoni non hanno sempre ragione: il Codice della Strada chiarisce quale sia il comportamento…
Il mercato dell'elettrico non riesce ancora a decollare. Anzi, la produzione di automobili a batteria…
Esiste davvero un tasto magico che premendolo può consentirci di prelevare denaro a getto continuo?…
Una parola di troppo ad un posto di blocco può costare una multa e anche…
Nato dalla tradizione pastorale delle zone montuose, il pane carasau è un simbolo della Sardegna:…
Guarda i commenti