Passaporto sanitario non si fa? Ecco il piano B!

Passaporto sanitario, non si fa? Ecco il piano B: mentre il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, è impegnato in una febbrile trattativa con il Governo, lo stesso governatore sardo, nel corso di un’intervista ad Agorà, su Rai3, ha accennato al così detto piano B.
Piano B in base al quale la Sardegna è pronta ad attivare un altro sistema di controlli:
Tratteremo fino all’ultimo per un accordo, ma se non riusciremo a trovarlo, allora appronteremo un sistema più articolato che prevede la registrazione dei passeggeri all’ingresso su una piattaforma e la compilazione di un questionario che serve a noi per avere contezza su dove concentrare i maggiori controlli.
Un sistema che servirà a comprendere meglio in quali aree concentrare i maggiori controlli. Solinas non manca di difendere ancora una volta il modello proposto con più forza, quello della certificazione di negatività:
Il modello della certificazione sanitaria che proponiamo è una linea di tendenza internazionale che si sta affermando anche a livello nazionale, basti guardare i protocolli per la ripresa del campionato di serie A o per la riapertura dei set cinematografici.
Nessuna barriera all’entrata:
Questo non significa mettere barriere di alcun genere, né creare discriminazioni, vuol dire solo adottare filtri che consentano una tutela della salute contemperata con la giusta esigenza di riapertura del Paese. Il test non è una discriminazione rispetto ad altre regioni: viene applicato anche ai sardi che rientrano dopo un lungo periodo. La regione Sardegna propone un modello, cerchiamo di trovare un’intesa.
Si aspettano comunque decisioni ufficiali che arriveranno, si presume, tra oggi e domani (domani è previsto il prossimo incontro di Solinas con la stampa).
In realtà la battaglia sul passaporto sanitario potrebbe ben presto venir sorpassata dalla situazione di fatto, specie dopo le parole del direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano, Zangrillo, a “Mezz’ora in più”:
Clinicamente il virus non esiste più
Una posizione sostenuta dal medico anche dopo i rimbrotti ricevuti al livello a nazionale e internazionale (anche se vorrei sapere chi ha ancora fiducia dell’ OMS dopo che per almeno 5 mesi ha sostenuto tutto e il contrario di tutto).
Io lo dico da tempo, vedrete che faremo un’estate molto più normale di quanto non abbiamo pensato finora.